Dalla Germania con allegria: tanti auguri a Probios!
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Ci ha fatto piacere ritrovare i prodotti della nostra terra anche in mezzo a questa grande vetrina internazionale. Anche da quassù, dietro quel barattolo di olive o la passata di pomodoro, si intravedono sempre le nostre colline e si intuisce l’importanza per la salvaguardia del nostro paesaggio. E’ stato bello concedersi e scivolare nell’accento toscano, all’ora del “bioaperitivo”, con un buon bicchiere di vino, la nostra rivista sotto il braccio. Perché a volte è anche bello farsi vedere per quello che si è, senza bisogno di camuffarsi o dipingersi migliori. Per tutti noi italiani, presenti al Biofach, è importante riconoscersi in quello che facciamo da anni con convinzione, anche nel nostro caso, in cui come giornalisti ci ritroviamo a parlare con onestà anche di aziende vicine al nostro approccio e alla nostra visione etica. Perché l’idea del biologico in effetti la costruiamo anche un po’ insieme a tante grandi e piccole realtà come questa. E poi diciamolo! Nel confronto internazionale, in questa babele di lingue e di culture votate all’alimentazione sana e sostenibile, ci si può anche permettere una punta di orgoglio. Nel settore agroalimentare abbiamo ben poco da imparare e la qualità dei nostri prodotti è universalmente riconosciuta. Tra i quasi 2400 espositori di Biofach e Vivaness anche per quest’anno si conferma l’alta presenza di stand tricolore (369), secondi solo ai tedeschi (672), che arrivano primi per ovvie ragioni geografiche, oltre che commerciali. È stata una bella festa di compleanno ieri sera nel padiglione 7 del Biofach. Facciamo di nuovo i nostri auguri di buona continuazione a Probios. Con l’auspicio di ritrovarci ancora tra cinque anni alla fatidica soglia dei 40, sperando di non invecchiare troppo, per continuare a sentirsi partecipi, con la stessa energia, alla costruzione di un mondo più equo, più pulito e più sano. Senza rinunciare al gusto.