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Essere Animali: «Cala il consumo procapite di carne, ma aumenta il numero di animali macellati»

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Da una parte calano il consumo di carne procapite in Italia e, in peso, la carne che esce dai macelli, dal’altra aumenta però il numero degli animali macellati. È il risultato dell’analisi dei dati che l’associazione Essere Animali ha condensato nel suo ultimo rapporto su dieci anni di zootecnia in Italia.
Essere Animali: «Cala il consumo procapite di carne, ma aumenta il numero di animali macellati»
Da una parte calano il consumo di carne procapite in Italia e, in peso, la carne che esce dai macelli, dal’altra aumenta però il numero degli animali macellati. È il risultato dell’analisi dei dati che l’associazione Essere Animali ha condensato nel suo ultimo rapporto su dieci anni di zootecnia in Italia. 
«È calata di 4,5 milioni di quintali (-11%) la carne prodotta nei macelli italiani (in linea con un calo riscontrato anche nelle importazioni) ed è calato del 6% il consumo pro capite di carne – spiegano da Essere Animali – ma di pari passo è aumentato di 37 milioni il numero di animali macellati nel nostro Paese. Come si spiega questa differenza? Il motivo è semplice: è calato il numero di animali macellati di grossa taglia mentre è aumentato quello di piccola taglia, polli principalmente. Questo è dovuto all’abbandono delle carni rosse e al passaggio verso le carni bianche».
«L’andamento risulta chiaro anche analizzando i dati specie per specie. Si vede chiaramente una crescita per le macellazioni di polli, mentre le altre sono in calo generale. In sintesi il report mette in luce tre principali cambiamenti avvenuti negli ultimi dieci anni:
  •     Diminuzione del consumo di carne rossa a discapito di un crescente aumento di carne bianca e pesce
  •     Vistoso crollo della macellazione di alcune specie come conigli (-34%), ovini (-51%) e cavalli (-70%)
  •     Graduale ma costante sostituzione del latte con alternative vegetali. Gli italiani bevono in media -7,6 litri di latte l’anno a testa rispetto ai consumi del 2010
Tutti questi dati cosa ci dicono quindi? Che tra gli italiani sta aumentando la sensibilità verso alcune specie animali e che, probabilmente anche per motivi di salute, bevono molto meno latte e hanno ridotto il consumo di carne rossa. Ma ci dicono anche che è urgente impegnarsi per le specie di cui sono aumentati i consumi: polli e pesci. Ci danno quindi un’indicazione chiara delle strade su cui muoversi nei prossimi anni» prosegue l’associazione.

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