Et voila, la Macrobiotica allegra!
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Rita Possemato, presidente della scuola di cucina La Macrobiotica Allegra, ci dimostra che la macrobiotica può essere un atto di libertà, senza nulla perdere della sua impostazione di base. E con il corso Fresco, crudo, bio e colorato al Terra Nuova Festival di Camaiore, il 5 giugno prossimo, sarà possibile anche degustarla. «Lo stesso George Ohsawa parla di un’arte della salute e della rigenerazione» ci spiega «in grado di sviluppare la nostra vera natura libera e felice. Una ricerca di equilibrio continuo tra gli estremi opposti, yin e yang, che coinvolge il modo di pensare e di agire prima ancora dell’alimentazione».
Allontaniamo dunque dalla mente l’immagine preconcetta secondo cui i macrobiotici sono tutti tetri mangiatori di alghe e penitenti masticatori di semi!
Andare oltre gli schemi
Rita Possemato ha studiato filosofia, con un trascorso a Berlino e alle spalle un’esperienza nella ristorazione di stampo familiare. Con La Civetta ha dato vita a Biella al primo ristorante italiano con libreria annessa. «Per tutta la vita ho cercato di conciliare l’amore per il sapere e la cultura, in una parola la filosofia, con l’arte del cibo e della cucina. Con la macrobiotica mi è sembrato alla fine di trovare la risposta giusta». Quello di Rita però è un percorso di ricerca che non si accontenta degli schemi prestabiliti: il suo obiettivo adesso è quello di allargare gli orizzonti della macrobiotica e diffonderne i principi di fondo con la mente aperta e la partecipazione di tutti i sensi.
«La ricerca di equilibrio è la stessa che praticavano anche le nostre nonne nella cultura contadina» ci racconta Rita. «Il farro coi fagioli della tradizione lucchese è un ottimo esempio. Oggi si tratta di riscoprire nuovi equilibri, mescolando elementi tradizionali a quelli della tradizione orientale».
«Non ci sono preclusioni di principio» continua la cuoca macroallegra «ogni tanto ci si può permettere qualche strappo alla regola e qualche cibo fuori dagli schemi, perché la macrobiotica vera ci insegna che tutto si può compensare. Tutto, tranne una cosa: lo zucchero bianco». Eppure, i dolci della sua cucina rimangono gustosi e invitanti, a cominciare dalla scelta dei colori, come potete vedere nelle ricette che seguono.
Secondo Rita, cucinare in maniera equilibrata è un’arte che va trasmessa a tutti. Da qui l’idea di una scuola aperta non solo ai cultori del biologico o della salute, ma anche a istituti e scuole alberghiere professionali. Un progetto a cui sta lavorando con pervicacia, grazie a un programma di insegnamento già pronto nel cassetto, a cui le istituzioni possono attingere. «In momenti di crisi come questa, la figura del cuoco macrobiotico, che coniuga cibo e benessere, è molto ricercata anche dalla ristorazione professionale, perché sarebbe sciocco non misurarsi con le nuove esigenze dei consumatori. Si tratta di un trend in ascesa, e per questo motivo mi propongo per la formazione di persone che desiderano cogliere le nuove opportunità che il mondo del naturale potrebbe offrire. A cominciare dal cibo».
Il corso è a numero chiuso e ci si può iscrivere fino ad esaurimento posti.
http://www.terranuovafestival.it/schedule/fresco-crudo-bio-e-colorato/