La conferma è arrivata da un altro
studio sugli Avventisti del Settimo Giorno (la cui religione raccomanda una dieta vegetariana) che ha coinvolto quasi centomila persone tra tuomini e donne. Non è il primo studio di questo tipo, ma sicuramente per dimensioni è assai significativo. Ecco le conclusioni: “La dieta vegetariana è assocuata ad una più bassa mortalità per tutte le cause e ad una certa riduzione nella mortalità per cause specifiche. I risultati appaiono più evidenti negli uomini. Tale associazione dovrebbe essere considerata attentamente quando si forniscono indicazioni alimentari”.
Jama aggiunge allo studio anche il
commento del dottor Robert Baron, vegetariano in giovanissima età e che poi ha ripreso a mangiare carne poichè nella mensa dell’ospedale dove lavorava si faticava a trovare pasti senza prodotti animali.
Baron sottolinea come sia ancora forte la resistenza nei confronti dell’alimentazione vegetariana per il timore che induca carenze, ma si dice convinto che tutti, ad ogni età, possono seguire in sicurezza un’alimentazione priva di carne. Evidenzia poi anche i limiti dello studio; per esempio il fatto che, essendo uno studio osservazionale, non si è concentrato sulle prove di causa-effetto. E poi che ha considerato regimi alimentari diversi fra loro, dal veganesimo ai vegetariani che consumano anche latte, uova o pesce. Ma ammette anche che si tratta di una ricerca ben fatta e che attesta una diminuzione della mortalità del 12%. E sottolinea come mangiare meno carne non faccia solo bene alla salute ma anche all’ambiente.
La letteratura scientifica ha prodotto ormai numerosissime evidenze degli effetti benefici sulla salute della dieta vegetariana e gli studi continuano a essere consistenti. Sulla
banca dati medica Pub-Med, messa a disposizione dalla National Library of Medicine americana, si trovano qualcosa come quasi tremila studi pubblicati sulla dieta vegetariana. Vengono attestae migliori condizioni periodontali, migliori valori ematici, una durata maggiore della vita, una minore insorgenza di malattie.