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Il cibo che ci nutre è… “Il cibo della gratitudine”

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Si può tornare a un cibo semplice, sano, non sottoposto a trattamenti industriali, cucinato in maniera adeguata per conservare e trasmetterci tutte le sostanze nutritive di cui abbiamo bisogno per vivere a lungo e in salute. E ad accompagnarci in questo cammino di crescita è uno splendido libro, Il cibo della gratitudine, scritto con il contributo del dottor Franco Berrino.
Vivere a lungo e in salute e prevenzione delle malattie sono gli ambiti delle iniziative promosse dall’Associazione La Grande Via, editrice del libro Il cibo della gratitudine. Guida alla cucina macromediterranea, scritto con il prezioso contributo del dottor Franco Berrino, ripubblicato in coedizione con Terra Nuova Edizioni. Le autrici, Simonetta Barcella, Titti Gemmellaro, Elvira Lotti Matteotti, Silvia Petruzzelli e Rita Possemato, sono le chef de La Grande Via, ossia coloro che collaborano attivamente con l’associazione durante i seminari, le conferenze e i corsi.

«Il libro nasce dalla consapevolezza che si possa tornare a un cibo semplice e vero, ove gli ingredienti siano sani e non sottoposti a trattamenti industriali – spiega Silvia Petruzzelli – Ovvero, tornare a un’alimentazione in linea con quelle che sono le raccomandazioni delle grandi agenzie internazionali di ricerca che studiano la correlazione tra cibo e salute, e che ci suggeriscono di basare la nostra alimentazione quotidiana su cereali integrali, cioè non raffinati con procedure industriali, legumi, verdure non amidacee e frutta, compresa la frutta oleaginosa come mandorle, nocciole, noci o pistacchi. Riscoprire la cucina come luogo per ritrovare sé stessi, cucinando con amore, per sé per gli altri, consapevoli che, attraverso il cibo, possiamo trasmettere non solo materia, ma anche energia, emozioni, nutrimento per la mente e l’anima; con rispetto per i doni che la natura ci offre, per il cibo che ci dà la vita e che può renderci persone migliori. Riscoprire il sentimento di gratitudine, ringraziando ed apprezzando ogni istante della nostra vita, consapevoli che riuscendo a cogliere sempre il meglio della stessa si possa elevare il nostro spirito, avvicinandoci alla felicità. La chiave è la consapevolezza: imparare a scegliere, in quanto le nostre scelte possono influenzare la nostra salute e quella dell’intero pianeta».
«Consapevole deriva dal latino: Cum (con) Scio (che significa Sapere, conoscere) – prosegue Silvia Petruzzelli – Consapevole è colui che sa, che conosce i propri punti di debolezza e di forza, che tenta di colmare le proprie lacune, valorizzando i propri talenti. Consapevolezza è la forza che ci spinge a conoscere nonostante le difficoltà, la paura, le resistenze, anche sociali. Consapevolezza è “sentire con”: una sapienza che non può essere avulsa dall’esperienza. E’ la capacità di sentire ciò che sappiamo e sapere ciò che sentiamo. Una conoscenza profonda che ci porta ad entrare in contatto con noi stessi, a conoscere con l’anima. Torniamo a prenderci cura di noi. A riprendere in mano la nostra vita e la nostra salute, consapevoli che la felicità può essere una scelta, che non possiamo – e non dovremmo – delegare ad altri, apprezzando ciò che ci viene offerto ogni giorno. E questo libro ci offre l’opportunità di farlo attraverso il Cibo, offrendoci una guida alla cucina MacroMediterranea, ovvero uno strumento per conoscere e mettere in pratica gli insegnamenti della splendida fusione tra la filosofia Macrobiotica e cucina Mediterranea. Non è la solita raccolta di ricette. Eppure ci sono tante ricette: di seguito ve ne portiamo due, estrapolate dal libro».
Un “assaggio” delle gustosissime ricette del libro
MEDITANDO CON GNOCCHI DI GRANO SARACENO E ZUCCA
(ricetta di Silvia Petruzzelli)
La pasta fatta in casa è un ritorno alla tradizione. Se poi si utilizzano prodotti locali riusciamo anche ad essere sostenibili e a valorizzare l’economia del territorio. Per questi gnocchi abbiamo usato, oltre al riso, il grano saraceno toscano, macinato nel mulino casalingo e la zucca. Il grano saraceno è un cereale tipico invernale: ha eccezionali proprietà riscaldanti. Basta veramente poco e può essere anche un ottimo esercizio di meditazione in cucina.
Ingredienti
  • 250 gr di polpa di zucca cotta (non calda), preferibilmente delica o mantovana
  • 250 gr di farina: 50% riso integrale e 50% grano saraceno integrale. La quantità di farina dipende dal tipo di zucca scelta.
  • 1 cucchiaino di sale marino integrale
  • noce moscata (pizzico, opzionale)
Procedimento
L’accortezza è quella di scegliere una buona zucca, piuttosto soda e poco acquosa. Diversamente, il risultato non sarà altrettanto saporito e il rapporto con la farina cambierà. Impastate il tutto, fino ad ottenere una consistenza lavorabile. Formate, quindi, dei cilindretti e tagliateli in gnocchetti di dimensioni più o meno omogenee. Potete anche srotolarli su una forchetta. Come condirli? Si possono servire con funghi trifolati, oppure con un nitukè (metodo di cottura che ci viene dalla Macrobiotica, che prevede di cuocere le verdure in padella con poco olio, ndr) di cavolo verza. Oppure potete preparare una cremina miso-tahin (una parte di miso e due parti di tahin), unita a una cipolla grattugiata e un po’ di acqua (potete utilizzare l’acqua di cottura degli gnocchi).
SORGO CON SHITAKE E ORTICHE
(ricetta di Simonetta Barcella)
Ingredienti
  • 2 tazze di sorgo
  • 6 tazze di acqua
  • 100 gr di ortica
  • 100 gr di funghi shitake
  • 1 cipolla
  • brodo vegetale
  • olio extra vergine di oliva
  • sale marino integrale
Procedimento
Lavate molto bene il sorgo e mettetelo in ammollo per un paio d’ore. Portatelo ad ebollizione, abbassate la fiamma e cuocete per 40-45 minuti. Si può usare la pentola a pressione, stessi ingredienti, medesimo procedimento, ma solo 20-25 minuti di cottura. Nel frattempo affettate i funghi e la cipolla. Mettete a cuocere la cipolla con poco olio in un tegame e proseguite finché il liquido di vegetazione non sarà evaporato completamente. Salate. A questo punto aggiungete i funghi, fate insaporire. Versate il brodo vegetale e mescolate il tutto con cura. Scottate per un paio di minuti le ortiche tagliate a pezzetti in acqua leggermente salata, scolatele e aggiungetele ai funghi. Fate asciugare, controllate il sale. Completate la ricetta mescolando con cura il sorgo al condimento e servite.
      

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