Il cibo è l’unica cosa davvero seria di questo paese, malgrado i recenti scandali alimentari. L’Italia vince sulla sicurezza rispetto a tutti gli altri paesi europei ed extra Ue. Ma si può stare davvero tranquilli?
L’Italia conquista il primato in Europa e nel mondo della sicurezza alimentare con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,4%) risultati inferiori di quasi quattro volte a quelli della media europea (1,5% di irregolarita’) e addirittura di circa 20 volte rispetto ai Paesi extra Ue (7,9 per cento di irregolarità). E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti sulla base dei dati sulla sicurezza dai campi alla tavola presentati oggi dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Un risultato confortante, soprattutto in un momento in cui – sottolinea la Coldiretti – aumentano i rischi di contraffazione e frodi alimentari a causa della crisi che ha favorito l’acquisto di cibi low cost: l’80% degli allarmi alimentari degli ultimi anni sia stato provocato da prodotti a basso costo provenienti da Paesi fuori dall’Unione Europea, primi fra tutti Cina, India e Turchia.
Si può dunque stare tranquilli? Non proprio, perché i numeri delle contraffazioni sono ancora elevati. Durante il 2012 i Nuclei anti sofisticazione dei carabinieri (Nas) hanno effettuato più di 36.000 controlli e prelevato 4540 campioni riscontrando circa 13.000 non conformità. L’alta incidenza dei controlli, non solo quelli dei Nas, rappresenta di per sé una garanzia, ma i furbi non mancano mai. Rimaniamo dunque allerta e scegliamo di acquistare gli alimenti regionali che ci ispirano fiducia. I
l marchio del bio, come abbiamo più volte dimostrato, è un ulteriore elemento di sicurezza.