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In forma senza dieta, meglio il cibo naturale

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State cercando la forma fisica in vista dell’estate? Non c’è bisogno di diete strambe. Le ultime ricerche nel campo della scienza dell’alimentazione e la stessa Osm ci consigliano di ridurre le proteine animali, i grassi saturi e le farine raffinate e di reintrodurre nella nostra dieta legumi, cereali integrali, semi oleaginosi, verdura e frutta di stagione. Facciamoci guidare dall’esperta per guadagnare in salute e…risparmiare anche denaro.
In quanti, all’arrivo della bella stagione, pensano di mettersi a dieta e si avventurano nei più strani e avventati esperimenti per perdere i chili di troppo, ritrovare la forma fisica e migliorare lo stato di salute? Eppure non è difficile trovare un equilibrio, da poter poi seguire tutto l’anno.
Ne parliamo con Cristina Fusi, esperta di cucina naturale, macrobiotica e vegana e autrice per Terra Nuova Edizioni di un ricettario di successo, “Cinque stagioni in cucina”
«Io invito sempre ad ascoltare il richiamo a un cibo semplice e completo che ha accompagnato l’evoluzione dell’umanità ad ogni latitudine (ad esclusione di pochi popoli che vivevano in condizioni particolari come le zone di alta montagna o nelle regioni artiche): riso e soia in Oriente, fagioli e miglio o sorgo in Africa, tortillas e fagioli neri in Centro America e farro e ceci si narra fosse la dieta dei legionari romani – spiega Cristina – La combinazione di cereali e legumi, semi, verdura e frutta di stagione fornisce tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno. Per avere un apporto completo di ciò che è necessario per il proprio benessere si consiglia di utilizzare grande varietà di alimenti».
E l’energia del cibo ha importanza?  
«Il cibo oltre al contenuto nutrizionale ha anche un’energia. Quindi è importante variare anche il modo di cucinare perché l’energia intrinseca di un alimento può essere cambiata, come ci insegna la macrobiotica, con i vari stili di cottura e con i diversi tagli delle verdure. Per noi occidentali il concetto di energia può avere più significati: la fisica parla di capacità di compiere un lavoro e quindi energia cinetica, potenziale oppure in senso figurato si parla di vigore, potenza espressiva, risolutezza.  Però possiamo fare esperienza anche di un altro tipo di energia, più sottile ed eterea, meno definibile ma non per questo meno sperimentabile. Quando andiamo a passeggiare in un bosco o in montagna o sulla battigia del mare ci sentiamo rigenerati oltreché rilassati. Oppure se godiamo di un bel concerto, di uno spettacolo teatrale che ci emoziona o della piacevole compagnia di amici proviamo un nutrimento profondo».
Mangiare sempre gli stessi alimenti e utilizzare solo uno stile di cottura determina un apporto incompleto sia dal punto di vista nutrizionale che energetico.
«Un altro errore che spesso si commette nella cucina naturale è di preparare e mangiare un cibo troppo povero, triste, senza fantasia e creatività. Oppure utilizzare sempre cibi preconfezionati e un po’ pasticciati. Il consiglio è di fare riferimento alle ricette con legumi, cereali e verdure della tradizione mediterranea utilizzando alcuni accorgimenti di tipo energetico. Nei menu vegani bisogna associare i legumi con i cereali per avere un apporto degli 8 aminoacidi essenziali, che il nostro corpo non sintetizza. E’ importante porre attenzione all’indice glicemico che se alto sappiamo essere un fattore di rischio per la nostra salute per cui si consigliano cereali a basso indice glicemico conditi con abbondanza di verdure, pane a lievitazione naturale preparato con farine di grano antico e nel creare dolci è meglio utilizzare farine non raffinate e dolcificare con frutta secca o succhi di frutta non zuccherati».
Per entrare in relazione con le stagioni e viverle in armonia e pienezza è bene cibarci di ciò che la terra ci dà nei vari periodi dell’anno?
«Assolutamente sì. Ad esempio ora che siamo in primavera la natura ci dona verdure come il tarassaco, il carciofo utili per aiutare il lavoro di depurazione del fegato oppure i fiori eduli che possiamo mettere nelle nostre insalate. Possiamo però utilizzare i diversi stili di cottura per cambiare l’energia degli alimenti e renderli adatti alla stagione e ai nostri bisogni. Il riferimento è alle tecniche di cottura che la macrobiotica suggerisce per trasformare la qualità energetica degli alimenti e alle Cinque trasformazioni dell’energia della Medicina Tradizionale Cinese che sono collegate alle stagioni, una in più perché c’è anche la tarda estate, periodo di passaggio tra l’estate torrida e i primi freddi dell’autunno, a vari organi, a diversi momenti della giornata, a vari colori».  
«Per cui nel ricettario ho adottato la divisione in cinque stagioni collegate alle cinque trasformazioni dell’energia. Come si susseguono i vari momenti della giornata, l’alba, il mattino, il mezzogiorno, il pomeriggio, la sera e la notte così l’energia nel nostro corpo dovrebbe scorrere in maniera fluida e senza impedimenti. Per aiutare questo processo noi possiamo utilizzare la qualità energetica del cibo. Ma la qualità intrinseca di un alimento, come si è detto, può essere trasformata dallo stile di cottura. L’esempio classico che viene fatto è quello della carota. Posso mangiarla cruda, grattugiata e presentata come una fresca insalata condita con limone e olio oppure saltarla per pochi minuti in padella e avrà un’energia fuoco che va a nutrire energeticamente cuore e intestino tenue. Corrisponde all’estate e donerà al mio corpo un’energia vivace e dispersiva. Oppure posso preparare un purè di carote morbido e vellutato e acquisterà un’energia terra che è legata a milza, pancreas e stomaco e nutrirà in modo particolare questi organi e fa riferimento alla tarda estate. Ne riceverò una sensazione di rilassatezza e di morbidezza. Posso preparare una teglia di carote a pezzetti da cuocere in forno e avrò un’energia metallo che nutre energeticamente polmoni e intestino crasso ed è collegata all’autunno freddo, piovoso e nebbioso. Mi darà una qualità più rinforzante e contraente che mi fa trattenere il calore. Oppure una zuppa a base di carote, con alloro e avrò una pietanza dall’energia acqua collegata ai reni, alla vescica e all’inverno. Per avere delle carote con energia albero, riferita alla primavera, le taglierò sottili e le scotterò per un minuto in acqua bollente e a pentola scoperta. In estate ho bisogno di un cibo che abbia un’energia di dispersione perché fa caldo e devo riuscire a disperdere il calore. Nella tarda estate farò delle verdure a vapore, cotte con il coperchio, perché il calore non venga disperso: le serate si fanno più fresche e le giornate più corte. Nell’autunno freddo e nevoso invece ho bisogno di un cibo che mi faccia trattenere il calore. In inverno, quando tutto sembra tacere, in realtà l’energia ricomincia a muoversi per preparare la rinascita primaverile. In primavera ho necessità di cibi che aiutino il lavoro di disintossicazione del fegato, particolarmente attivo in questa stagione e quindi scotterò delle foglie verdi, senza usare il coperchio per dare questa energia ascendente al cibo che è l’energia che ha il fegato».
Come ottenere un pasto equilibrato durante tutto l’anno?
«Per ottenere un pasto energeticamente equilibrato in ogni stagione, darò più enfasi agli stili di cottura di riferimento ma utilizzerò qualcosa di ognuna delle cinque trasformazioni perché l’energia circoli senza restrizioni e blocchi per assicurarci una buona forma fisica. Possiamo quindi attingere alla qualità energetica, oltre che a quella nutrizionale, del cibo, per favorire il proprio benessere ed il proprio equilibrio psicofisico».
Chi è Cristina Fusi
Cristina Fusi vive in collina nella campagna pisana. Diplomata al Kushi Institute, dal 1994 si occupa di cucina naturale, macrobiotica mediterranea e vegana; tiene regolarmente corsi di cucina e di formazione. Nei suoi seminari lavora sull’aspetto energetico del cibo e sulla sua trasformazione, con il taglio e le cotture, in relazione alle stagioni.

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