In Italia sono più di 37 milioni le galline chiuse negli allevamenti. L’associazione Essere Animali è entrata in una decina di allegamenti di Lombardia, Emilia e Veneto e ha documentato le condizioni in cui versano gli animali.
I numero impressionano: più di
37 milioni di galline in Italia sono chiuse dentro gli allevamenti.
Essere Animali ha documentato la loro condizione.
«Vivono nascoste all’occhio dei consumatori, in condizioni che pochi conoscono davvero. E con una nuova indagine abbiamo voluto mostrarlo ancora una volta a milioni di persone, con video e fotografie – dicono dall’associazione – Conoscere questa realtà è importante. Perché dal piccolo negozio sotto casa fino al grande supermercato, la quasi totalità delle uova che si trovano in vendita, sia intere che utilizzate come ingrediente, non sfugge a queste pratiche crudeli».
«Le uova vengono divise per tipologia di produzione da un codice che va da 0 a 3. Questo dovrebbe permettere al consumatore di fare una scelta. Ma siamo sicuri che pochi sono realmente informati su cosa significhi davvero allevamento in gabbia, a terra o all’aperto, e quali situazioni si nascondano dietro a ognuno di quei codici – prosegue l’associazione – I dati parlano chiaro: Il 92% delle uova italiane provengono da galline che passano la loro vita in minuscole gabbie o chiuse in capannoni. Solo l’8% delle galline hanno accesso a uno spazio all’aperto per alcune ore del giorno. Per avere un’idea basta immaginare 13 galline sopra una piccola scrivania: è lo spazio concesso a più di 22 milioni di galline allevate in gabbia. E ci passano tutta la giornata, per tutta la loro breve vita. Negli altri allevamenti lo spazio per ogni singola gallina non è comunque molto più ampio».
«Lo scopo è sempre lo stesso: mettere più animali nel minor spazio possibile. Le galline allevate in gabbia hanno a disposizione uno spazio poco più grande di un foglio da stampante. Questo non è sufficiente per far aprire normalmente le ali, razzolare, girarsi senza scontrarsi con le altre. Siamo entrati in una decina di allevamenti con galline in gabbia e a terra, tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Le immagini che abbiamo raccolto raccontano la vita quotidiana per decine di milioni di animali. Un video che tutti dovrebbero vedere».
«Le nuove “gabbie arricchite”, imposte dall’Unione Europea nel 2012, in cui vive la maggioranza delle galline italiane sono poco diverse da quelle “in batteria” del passato. Ma le gabbie non hanno futuro: la percentuale di galline allevate in gabbia sta rapidamente diminuendo e sempre più aziende passano alla modalità “a terra”, che presto anche da noi sarà lo standard del settore. Ma come abbiamo documentato anche in questi allevamenti non mancano le problematiche. La buona notizia sta però nei numeri. Dalla nostra prima indagine le galline negli allevamenti sono passate da 49 a 37 milioni, con un calo del 25% in pochi anni! In Italia abbiamo il consumo di uova più basso d’Europa, ma possiamo fare ancora meglio. Meno ne vengono consumate e meno galline stanno negli allevamenti».