La nota scuola di cucina “La Sana Gola” si rinnova, sposta la sua sede da Milano a Bergamo e rilancia anche la formazione di consulenti macrobiotici: tutto questo grazie alla stretta collaborazione tra Martin Halsey, biologo, esperto di nutrizione e di macrobiotica, e Laura Castoldi, chef e anch’essa esperta di cucina macrobiotica.
La nota scuola di cucina “La Sana Gola” si rinnova, sposta la sua sede da Milano a Bergamo e rilancia anche la formazione di consulenti macrobiotici: tutto questo grazie alla stretta collaborazione tra Martin Halsey, biologo, esperto di nutrizione e di macrobiotica, e Laura Castoldi, chef e anch’essa esperta di cucina macrobiotica.
“La Sana Gola” si è guadagnata grande autorevolezza in questi anni come scuola di cucina che propone la macrobiotica in chiave moderna con attenzione alla dieta mediterranea, pur mantenendo saldi i principi di Michio Kushi, presso cui si è formato Martin Halsey. Ora la scuola sposta la sua sede da Milano a Bergamo, dove usufruirà degli spazi ben attrezzati de “I buoni sani”, il ristorante macrobiotico fondato da Laura Castoldi, dapprima allieva di Halsey, poi anch’essa insegnante della scuola “La Sana Gola”. Halsey ha messo a punto una scuola di formazione per consulenti macrobiotici, che prevede la frequenza online, che si dedica a preparare professionisti competenti per seguire tutti coloro che vogliono rivolgersi a questa modalità di alimentazione che ha un forte impatto positivo sulla salute.
Laura, come proseguirà la scuola di cucina? Che progetti avete? Come sarà organizzata la proposta di corsi? E quali le sinergie con il tuo ristorante e la tua attività?
«La Sana Gola a Bergamo è un sogno che si realizza. Ricordo ancora quando ho iniziato a frequentare la scuola per modificare la mia alimentazione e aiutarmi a superare gli effetti delle cure a cui mi ero sottoposta, oltre a ritrovare forza, energia e benessere. Dopo poco, in particolare dopo la lezione di Energia del cibo, mi è diventato subito chiaro che era una strada che volevo intraprendere non solo per un “uso personale”, ma che mi sarebbe piaciuto farne qualcosa di più. È così che ho iniziato a pensare a un progetto da realizzare nella mia città e naturalmente ho preso La Sana Gola come modello, perché lì avevo a mia volta trovato tutto ciò di cui avevo bisogno. Ecco, quindi, che riuscire a riaprire la scuola proprio presso I buoni sani ha significato davvero realizzare un sogno. Per ora abbiamo iniziato con il primo anno del percorso di Cuoco olistico, ma l’idea è quella di far ripartire tutta la formazione. Abbiamo inoltre arricchito l’offerta formativa con corsi pratici, in cui si cucina tutti insieme, e anche questa opzione sta riscuotendo molto successo. Sentiamo inoltre che c’è molto bisogno di ritrovarsi di persona, e non sempre e solo dietro a uno schermo, e quindi in futuro non mancheranno sicuramente occasioni di incontro e confronto, magari coinvolgendo anche altri professionisti, a Bergamo ma anche in altre location. Una novità rispetto alla modalità classica con cui venivano offerti i corsi è che, proprio alla luce dei cambiamenti degli ultimi anni e alle maggiori difficoltà negli spostamenti, abbiamo pensato di offrirli anche in modalità on line e con registrazione differita, in modo da raggiungere un pubblico più vasto possibile. Le idee non mancano, sarebbe bello, ad esempio, ricominciare ad organizzare delle vacanze o altri eventi magari in un weekend, vedremo di fare del nostro meglio. Un’altra iniziativa che riscuote molto interesse sono le consulenze in presenza di Martin una volta al mese a Bergamo».
Martin, come organizzi la formazione per i consulenti macrobiotici? Qual è la proposta e come si articola?
«La formazione si articola in lezioni prevalentemente online e incontri periodici in presenza, dove viene svolta la pratica di diagnosi visiva e macrobiotica. Ciascuna lezione viene corredata dalle dispense scaricabili nella propria area corsi del sito. Il percorso si articola in tre livelli di studio: Terapia Alimentare; Diagnosi avanzata e fisiognomica; L’arte di fare consulenze a terzi. Al termine è previsto un diploma, dietro superamento di un esame, riconosciuto a livello nazionale, con la qualifica di operatore olistico ad indirizzo nutrizionale e consulente macrobiotico. L’aspetto più importante della formazione di un consulente macrobiotico è costituito dalla pratica e dall’uso quotidiano dei suoi principi di equilibrio (yin e yang) nella dieta e nello stile di vita. Aiutare gli altri a creare salute ed equilibrio dipende dall’esperienza del consulente nella sua vita personale. Commettere errori e correggerli è necessario per guidare gli altri attraverso gli alti e bassi dell’utilizzo dei principi macrobiotici. L’importanza di linee guida chiare per creare una dieta e uno stile di vita sani nella confusione della vita moderna è indispensabile. Cercare di utilizzare la scienza della nutrizione come unica guida è quasi impossibile e il numero di diete che affermano di essere basate sulla scienza, anche se spesso sono completamente diverse l’una dall’altra, aumenta ogni giorno. Una dieta equilibrata implica che ci siano principi di equilibrio che guidano le scelte quotidiane e la macrobiotica è tutta incentrata sui principi di equilibrio. La macrobiotica dà anche grande importanza alle tradizioni e agli alimenti che sono stati utilizzati per secoli nelle varie tradizioni. I modelli alimentari tradizionali in Italia si prestano facilmente alla pratica macrobiotica, dalle tradizioni mediterranee del sud Italia a quelle più mitteleuropee del nord e delle zone montane. Il modo di mangiare nelle varie regioni d’Italia varia molto a seconda del clima, ma è sempre basato su cereali, verdure di stagione, legumi e condimenti di alta qualità, che sono la base dell’alimentazione macrobiotica. I piatti tradizionali di ogni parte d’Italia si prestano facilmente alla pratica macrobiotica e il passaggio dagli estremi malsani dell’alimentazione moderna a una dieta sana ed equilibrata è molto più facile in Italia che nella maggior parte delle altre parti del mondo. Piatti come la polenta e il risotto al nord, le zuppe a base di orzo e farro nelle regioni centrali e i piatti delle regioni mediterranee basati principalmente sulla pasta sono tutti in perfetta armonia con la pratica macrobiotica. Il pane di alta qualità è un altro esempio di piatti salutari a base di cereali e l’incredibile varietà di piatti a base di verdure e legumi ha sempre reso la cucina italiana l’invidia del mondo».
Laura e Martin, quanto è importante oggi volgere l’attenzione al modo di mangiare e nutrirsi su cui si fonda la macrobiotica? E come la sposate con i sapori e gli equilibri mediterranei?
«Purtroppo i dati che leggiamo quotidianamente sull’aumento delle varie patologie, dall’obesità ai tumori, dall’ipertensione ai problemi circolatori fino alle patologie mentali e del sistema nervoso, dimostrano che l’impostazione odierna non funziona, la cosiddetta “dieta moderna occidentale” non è sostenibile, né per noi né tanto meno per l’ambiente, e rende necessario un profondo cambiamento. La macrobiotica, con i suoi principi che si possono adattare a qualsiasi realtà, può rappresentare la risposta ideale a questa situazione. L’idea è infatti quella di rendere la macrobiotica “il più italiana possibile”, andando a recuperare quelli che sono i piatti che davvero rappresentano la nostra tradizione e coniugandoli con gli insegnamenti della macrobiotica, per chi vuole integrando anche l’utilizzo di prodotti particolarmente interessanti e con effetti benefici per la nostra salute come miso, shoyu, umeboshi».
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