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Meno grano e carne: così l’India può risolvere la fame e salvare l’ambiente

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Lo studio è uscito su The Lancet e afferma che piccole modifiche nell’alimentazione della popolazione possono risolvere il problema della fame in India: meno grano e carne, più vegetali e legumi, frutti che richiedono poca acqua. Altro che ogm!
Modificare la dieta anche solo di pochi grammi di cibo al giorno può ridurre in maniera significativa l’uso di acqua in India e aiutare la nazione a sfamare 1 miliardo e 64 milioni di abitanti da qui al 2050. Lo studio è stato pubblicato all’esordio del The Lancet Planetary Health (in fondo all’articolo il pdf integrale scaricabile). Le modifiche alimentari includono la riduzione del consumo di grano e pollame, la scelta di privilegiare frutti come melone, arance e papaya che hanno meno bisogno di acqua. Oltre a ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali, tali cambiamenti fanno anche bene alla salute, dicono sempre i ricercatori.
«Studi precedenti – aggiungono gli autori – hanno indagato l’impatto dell’alimentazione, soprattutto carne rossa, sui gas serra. Lo studio che pubblichiamo noi dimostra come la dieta può essere ottimizzata per migliorare sia la salute umana che quella dell’ambiente e quindi giocare un ruolo importante nello sviluppo di un sistema alimentare resiliente».
Un esempio? Aumentare il consumo di frutta di 51,5 grammi al giorno e di vegetali di 17,5 grammi al giorno, insieme a una riduzione del consumo di pollame di 6,8 grammi al giorno, porterebbe a una riduzione del 30% nel consumo di acqua e del 13% nella produzione di gas serra.

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