NaturaSì: «Il denaro di oggi diventa il pane di domani»

Investire nell’agricoltura significa poter guardare al futuro, salvaguardando le terre fertili, gli agricoltori e le filiere corte, al di là della crisi. EcorNaturaSì ha emesso un prestito obbligazionario da 10 milioni di euro a sostegno dell’agricoltura biologica. Le obbligazioni hanno un valore nominale di 2.500 euro l’una e il prestito ha durata di quattro anni. Chi decide di investire sarà remunerato con un tasso del 3% netto annuo, non in denaro ma in cibo, attraverso dei buoni spesa. E alla data di scadenza avrà il diritto al rimborso alla pari del capitale.

«Mettiamo di avere quattro cose diverse sullo stesso tavolo» spiega il presidente di EcorNaturaSì SpA Società Benefit Fabio Brescacin. «Ci sono 10 kg di grano, 5 kg di farina, 1 kg di pane e 5 euro. Cose diverse ma con un aspetto in comune: il loro stesso valore economico. Se dovessi scegliere tra queste quattro cose, quale potrei scegliere? Il denaro mi permetterebbe di comprare pane, farina, grano e altro ancora. Il prossimo anno, però, sarebbe meglio avere di fronte 10 kg di grano o 5 euro? Non c’è dubbio, fra un anno, sceglierei il grano, che mi garantisce il cibo di domani. Meglio allora dare i 5 euro in mano ad un agricoltore per permettergli di lavorare il terreno, liberarlo dalle infestanti, seminare e raccogliere. Solo così, alla fine potrà restituirmi 10 kg di grano».

Le somme raccolte con il prestito saranno impiegate da EcorNaturaSì per supportare le aziende agricole e le aziende di trasformazione nel migliorare le proprie strutture e fare investimenti a medio termine. Una parte del prestito verrà destinata per la ricerca e per sostenere la formazione di agricoltori, oltre ad accompagnare i più giovani a svolgere la propria attività nell’ambito dell’agricoltura biologica.

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