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Nel 2015 si mangerà più pesce allevato che pescato

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L’acquacoltura ha raggiunto livelli tali da indurre una domanda legittima: quanto saranno sostenibili? Infatti la produzione di pesce di allevamento ha superato, nel mondo, quella di carne bovina.
L’acquacoltura ha raggiunto livelli tali da indurre una domanda legittima: quanto saranno sostenibili? Infatti la produzione di pesce di allevamento ha superato, nel mondo, quella di carne bovina: 66 milioni di tonnellate di pesce, contro 63 milioni di tonnellate di carne rossa. Le cosiddette ‘fish farm’ sono cresciute, a livello globale, sei volte negli ultimi venti anni. Entro il 2015 si consumerà più pesce d’allevamento che pescato. Mentre di questi dati è contenta l’Api, l’associazione che riunisce i piscicoltori di Confagricoltura, dall’altro occorre se non altro porsi una legittima domanda sulla sostenibilità di una simile industria che, com’è noto, utilizza quantità di farmaci elevate negli allevamenti stessi, mangimi e quant’altro.  
In Italia il primato, tra i pesci, spetta alla trota, che con 38.000 tonnellate ha raggiunto un valore di 138.000 euro, seguita dall’orata e dalla spigola, con circa 20.000 tonnellate, pari a 133.400 euro.
L’ Earth Policy Institute raccomanda di limitare considerevolmente, se non addirittura eliminare, carne, uova e pesce proprio per l’impatto sull’ambiente e quindi sulla salute e già l’ Unione Europea aveva messo in guardia dagli allevamenti ittici intensivi.

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