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Parte da Udine la critica ai panini McDonald’s firmati Joe Bastianich

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A criticare con convinzione la scelta di Joe Bastianich, volto noto di Master Chef, di “firmare” e pubblicizzare panini McDonald’s è una professionista di Udine, la biologa Marta Ciani. «Vergognoso che non tenga in considerazione le raccomandazioni alimentari e soprattutto scandaloso che presenti i suoi panini come prodotti salutari!» ha detto. E poi ha aggiunto di avere ricevuto minacce per queste dichiarazioni.
La biologa nutrizionista udinese Marta Ciani ha parole dure nei confronti della scelta di Joe Bastianich, imprenditore nel settore della ristorazione e volto noto di Master Chef, di firmare e pubboicizzare i panini McDonald’s: «Come specialista ritengo scandaloso che un professionista degno di questo nome si presti a lanciare di fatto i soliti panini destinati al tempio per eccellenza del cibo non-salutare! Gli unici elementi in teoria positivi sono la cipolla di Tropea, l’aceto balsamico di Modena, una foglia di insalatina, il pomodoro che, però, essendo soffritti, di certo perdono le loro caratteristiche benefiche, per non parlare poi del formaggio sponsorizzato ‘naturale’ cheddar (molto calorico e con aggiunta di coloranti!) o del provolone, entrambi carichi di grassi cattivi e le non salutari salsine proposte, tutto paradossalmente reclamizzato come naturale».


Per la Ciani «è una vera e propria presa in giro verso il consumatore far credere che la presenza di alcuni ingredienti, di per sé positivi (insalata, cetrioli, pomodori etc), trasformi l’hamburger di bovino e il chicken burger in alimenti idonei alla salute!!». «Bastianich vorrebbe mettere sullo stesso piano il gusto americano e quello italiano che, di fatto, si trovano agli antipodi. La dieta mediterranea non ha nulla a che spartire con il modello americano».
Oltre alla tipologia di pane scadente nei McDonald’s, per la Ciani c’è anche il problema che «ruota attorno al nucleo del panino: la carne rossa che va eliminata e quella bianca a cui bisognerebbe prediligere proteine vegetali (legumi). La cottura a temperature elevate dell’hamburger, poi, anche in presenza della carne bianca meno dannosa (seppure il suo consumo dovrebbe essere limitato a massimo due volte alla settimana), fa sì che la creatina presente in grande quantità nelle cellule muscolari si leghi chimicamente agli amminoacidi delle proteine formando le ammine eterocicliche cancerogene».

Recenti studi hanno dimostrato che un consumo frequente di carni troppo cotte è associato ad un aumento del rischio di cancro a colon, pancreas e prostata: «E tutto questo sarebbe di alta qualità e di eccellenza?».
La Ciani ha anche dichiarato di avere ricevuto minacce dopo avere divulgato pubblicamente la sua posizione sulla questione.

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