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Pensa alla salute: occhio alla qualità del cibo

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Ha avuto un ottimo successo di pubblico il convegno “Pienz’a salute! (Pensa alla salute)”, nell’ambito della iniziativa  “A Festa d’a Lengua Nosta” tenutasi a Napoli. Tra i relatori anche Dafne Chanaz, responsabile del Nodo Romano di Terra Nuova e coordinatrice del progetto Casa del Cibo.
L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione Giambattista Basile. I relatori erano:
-Maria Grazia De Simone, direttore regionale dell’associazione per l’agricoltura biodinamica
-Francesco Fiore, direttore di Confagricoltura Napoli
-Dafne Chanaz, responsabile del Nodo Romano di Terra Nuova e coordinatrice del progetto Casa del Cibo
-Gerardo Ciannella, pneumotisiologo dell’Osp.Monaldidi Napoli  ed esperto di medicina ayurvedica
-Giuseppe Cocca, medico e nutrizionista, esperto di crudismo e digiuno terapeutico
Ha moderato il dibattito Pasquale Farro, presidente dell’associazione Giambattista Basile. 
«L’incontro è stata un’occasione per portare l’attenzione sulla qualità del cibo quale fattore di prevenzione delle malattie – ha spiegato Farro – Gli ospiti, che provenivano da diversi orizzonti, hanno toccato aspetti della questione complementari, interagendo con il pubblico per andare a definire meglio ciò che si deve intendere per qualità del cibo, quali sono i pericoli da evitare e quali gli atteggiamenti della nostra vita quotidiana che possiamo migliorare. I recenti eventi della Terra dei Fuochi sono stati riconsiderati, non più come problematica esterna di cui aver timore, ma come specchio di alcuni nostri comportamenti. Si è esaminata la nostra relazione con il consumo e con la produzione di rifiuti e si è insistito sull’importanza di conoscere, tutelare e valorizzare l’entroterra campano. Gerardo Ciannella, attraverso un aneddoto, ha ricordato come la cura del proprio ambiente possa risanare territori degradati fungendo da esempio, da moltiplicatore e da cuore pulsante per delle dinamiche di guarigione. Francesco Fiore ha raccontato il coraggio e l’eccellenza della nostra agricoltura invitandoci a solidarizzare con quegli agricoltori virtuosi che in questo scandalo hanno perso tutto. Dafne Chanaz ha evidenziato come la filiera corta e la relazione con quella parte di natura che ci nutre siano la chiave di volta di un’alimentazione consapevole, più di qualunque ideologia e di qualunque bollino di garanzia. Sono state raccontate tecniche agricole virtuose come quella biodinamica, da poco rappresentata in Campania, che si ispira agli insegnamenti del grande maestro di inizio ‘900 Rudolf Steiner. Fondamentale è quindi una sana agricoltura ed un’intensificazione dei rapporti tra cittadini-consumatori e contadini-produttori: Confagricoltura si sta impegnando a proporre quote di terreno in affitto ai cittadini per fare l’orto con l’assistenza degli agricoltori. Fondamentale anche rimettere in questione il modello dell’agricoltura industriale, fondato sull’uso intensivo di combustibili fossili, sull’impoverimento del terreno, spesso addirittura sulle coltivazioni “fuori terra” per reintegrare nella nostra dieta quanto più “cibo vero” ci è possibile, scegliendo di far la spesa al mercato anziché al supermercato e di limitare il consumo di farine troppo bianche, carni da allevamento, zuccheri raffinati, conservanti e grassi saturi. Si consiglia invece di moltiplicare il consumo di erbe selvatiche, verdure a foglia verde, aromatiche e spezie. Ogni tanto, secondo il Dottor Cocca, è importante purificare l’organismo attraverso un breve digiuno. E forse potremmo reinterpretare l’attuale moltiplicazione dei tumori in una chiave un po’ diversa: il tumore in fondo, è una discarica dove l’organismo concentra i propri rifiuti, e forse proprio grazie al tumore quei rifiuti non intossicano tutto il resto del corpo».

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