Pesce spada al mercurio e latte alle aflatossine
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Come è noto il mercurio si accumula prevalentemente nelle specie ittiche al vertice della catena alimentare. Le percentuali oltre misura sono solo la punta dell’Iceberg di un fenomeno riscontrabile anche nei nostri mari. Appena sei mesi fa era emersa una concentrazione anomala di mercurio anche nel pesce del Mar Tirreno. Per quanto riguarda il latte invece la contaminazione delle aflatossine, sostanze ritenute cancerogene, dipende in gran parte dallo sviluppo di funghi nel mais utilizzato per il mangime animale, un fenomeno che in estate è particolarmente accentuato per via dello stress idrico subito dalle piante.
Nella lista dei lotti respinti alle frontiere e/o delle informative sui prodotti diffusi che non implicano un intervento urgente troviamo: uso non autorizzato di perossido di idrogeno per la decontaminazione di seppie refrigerate (Sepia officinalis) dalla Tunisia; eccesso di aflatossine in arachidi con guscio cinesi; Listeria monocytogenes in salmone affumicato refrigerato dalla Francia; eccesso di mercurio in filetti congelati di Marlin del Pacifico (Makaira indica) dal Vietnam; migrazione di cromo da coltelli in acciaio inossidabile cinesi; mercurio in filetti di pesce spada (Xiphias gladius) confezionati sotto vuoto provenienti dalla Spagna; presenza di Salmonella spp. in farina di soia dall’Argentina destinata a mangimi. Questa settimana non c’è stata alcuna segnalazione di esportazioni italiane in altri Paesi e ritirate dal mercato.