L’industria della carne è palesemente in crisi. E FederCarni, nel tentativo di recuperare fette di mercato, ha avviato una campagna pubblicitaria che sta già sollevando un mare di polemiche.
FederCarni invita i macellai italiani ad usare una particolare busta di carta per insacchettare i prodotti venduti, sulla quale compaiono indicazioni atte a promuovere il consumo di carne.
Sui sacchetti in questione infatti sono riportate frasi quali:
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“no all’obesità, si alla carne”
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“no ai grassi, si alla carne”
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“no al colesterolo, si alla carne”
Non è però un mistero che obesità, diabete e malattie cardiovascolari sono le tre principali patologie causate dal consumo eccessivo e routinario di carne tipico dei paesi occidentali. Il video promozionale di FederCarni però parla di impatto pubblicitario, di commercializzazione di un prodotto, di esigenza di far tornare a vendere i macellai ma non di consumo ragionato, di alimentazione equilibrata, dei problemi legati alle modalità con cui gli animali vengono allevati. Sul retro dei sacchetti di carta è riportato uno studio americano, ma è anche vero che ci sono altre decine di studi che sostengono come il consumo di prodotti animali possa essere uno dei co-fattori per determinate patologie. Peraltro le posizioni delle autorità sanitarie e alimentare in Usa sulla carne sono state criticate da molti che le definiscono viziate da conflitto di interesse.
L’iniziativa sta già sollevando molte critiche.
Il numero di persone che cessano o diminuiscono il consumo di carne e derivati animali è in costante aumento sia per ragioni di salute che per via della crisi economica. E’ in crisi addirittura Mc Donald’s.
Peraltro, riguardo l’industria della carne, resta il grosso problema degli
allevamenti intensivi dove vengono somministrati farmaci,
antibiotici e mangimi geneticamente modificati, anche se in etichetta non è obbligatorio riportarlo.
La scelta migliore sta sempre in un’alimentazione che privilegi i cibi di origine vegetale e che sia equilibrata nell’assunzione dei nutrienti necessari al nostro organismo.
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