Cala drasticamente la fiducia dei consumatori, dopo lo scandalo della carne di cavallo al posto del manzo. I Francesi reagiscono come al tempo della mucca pazza: no a ragù e piatti pronti
Un quarto dei francesi ha rinunciato alle proprie abitudini. La maggioranza dei consumatori che consumava piatti pronti a base di ragù, o carne di manzo, ha deciso di farla finita. Dall’inizio dello
scandalo sull’uso di carne di cavallo , un quarto dei consumatori di piatti pronti a base di carne di manzo ha rinunciato a mangiarne e il 22% diffida di tutti i piatti pronti a base di carne.
È quanto rileva un sondaggio francese BVA pubblicato venerdì scorso. Per la maggior parte dei francesi (55%), si tratta «di una questione davvero grave poichè si è mentito ai consumatori sulla composizione di alcuni prodotti». Al contrario, il 44% sdrammatizza la situazione dato che non ci sono stati pericoli per la salute.
Questa percentuale è simile a quella rilevata nel caso della mucca pazza nel 1996, sottolinea il centro BVA. Il ministro dell’Economia e dei Consumi, Benoit Hamon e il ministro dell’Agricoltura, Stephane Le Foll, hanno annunciato giovedì che i piatti pronti ritirati dal mercato a causa della presenza di carne di cavallo al posto del manzo potranno essere ridistribuiti alle associazioni di beneficienza.
I Restos du coeur e la Croce Rossa hanno detto che non accetteranno stock finchè i rischi sanitari non saranno esclusi e certificati dalle autorità sanitarie.
Il Secours catholique, indica, in un comunicato, che la procedura pone una «grave questione etica. Se non è conforme per il consumatore medio, perchè dovrebbe esserlo per le persone indigenti?», si domanda il direttore dell’associazione, Bernard Schricke.
Fonte: Slowfood