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Se arriva l’Herpes…

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Come affrontare a tavola uno dei disturbi virali più fastidiosi e comuni.
È come una zanzara in camera da letto: sai che ti pungerà, ma non sai quando o dove; una piccola tortura mentale. Con l’herpes è inutile girare per la stanza con una ciabatta in mano, ma il gioco psicologico è analogo: per questo il miglior modo per difendersi è di conoscerlo meglio e, come al solito, conoscere meglio se stessi.
Le due forme più comuni di patologie erpetiche sono l’Herpes simplex, o «Febbre labiale» e l’Herpes zoster o «Fuoco di sant’Antonio». Entrambi hanno un’origine virale, ma si differenziano per quanto riguarda l’agente eziologico, il decorso e
la localizzazione delle lesioni.
Labbra in calore
L’agente virale del simplex è l’Herpes virus hominis, che prevede due varietà di virus: il primo tipo causa lesioni che si localizzano nelle labbra e nella mucosa orale; il secondo dà più facilmente lesioni alle mucose genitali. In entrambi i casi, le lesioni sono simili, costituite da vescicole su cute o mucosa. Queste dapprima contengono un siero chiaro, in seguito si rompono, dopo essere diventate purulente, e si formano delle crosticine.
La penetrazione più frequente del virus nell’organismo è quella aerea, ma è possibile anche il contagio sessuale o la trasmissione del virus durante il parto dalla madre infettata al nascituro. La fase più contagiosa è quella dell’eruzione vescicolosa. Nella maggior parte dei casi il primo contatto col virus è asintomatico e solo in un piccolo numero di individui può causare una gengivite con associata stomatite, oppure una manifestazione vescicolare a livello dei genitali.
Caratteristica è la possibilità di dare luogo ad episodi recidivanti, che possono essere scatenati da vari fattori. Infatti il virus, una volta penetrato nell’organismo, può annidarsi in certe strutture nervose, i gangli situati vicino alla colonna vertebrale, e lì può rimanere silente, come in letargo, finchè non si determinano le condizioni che ne favoriscono la manifestazione.
I fattori scatenanti sono molteplici: concomitanti infezioni febbrili, stress emotivi e psichici, disturbi digestivi, ciclo mestruale. Si tratta di fattori aspecifici che  innescano la problematica e non sono la causa, dunque è importante considerare la condizione generale dell’individuo ed il suo «terreno».
Il Fuoco di sant’Antonio
Questa forma di herpes ha delle somiglianze con il quadro dell’Herpes simplex, ma anche delle differenze, quali l’agente virale, il decorso acuto e una diversa localizzazione delle lesioni. Inoltre è una malattia ad andamento stagionale: si presenta soprattutto ai cambi di stagione.

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