“The last pig”, l’allevatore che ha cambiato idea

Bob Comis ha allevato maiali in modo etico e rispettoso per molti anni; gli animali erano liberi di razzolare, alimentati bene, amati, rispettati. Poi li accompagnava al macello per diventare carne sui piatti dei consumatori. A un certo punto Bob ha iniziato a sentire che qualcosa non andava. . “Il mio rapporto con gli animali si basava su una menzogna – racconta – Io mi sentivo felice accanto a loro. E loro mi seguivano, erano incuriositi da me, cercavano un rapporto. Ma sapevano che tutto questo era una falsità perché io ero un allevatore di maiali e prima o poi li avrei uccisi. E questo è ingiusto. Dopo anni passati a guardare negli occhi questi animali posso dire che nessuno di quegli sguardi è vuoto. Dietro c’è sempre qualcuno”. Così Bob ha deciso di cambiare. È diventato vegan, ha iniziato a coltivare verdure e ha trasformato l’allevamento in un luogo dove gli animali non vengono più allevati per il macello, ma trascorrono serenamente la loro vita fino alla vecchiaia e alla morte naturale. “Non voglio più avere il potere di decidere chi vive o muore – racconta Bob nel trailer del documentario -Ho deciso di rinunciare al mio lavoro, alla mia vita, per vivere in linea con i miei principi. Si tratta di uno sforzo colossale. Si tratta di uno sforzo terribile. Ma io mi sono impegnato a farlo“.

Dalla sua storia è nato il film documentario “The last pig”, prodotto da Allison Argo e Joseph Brunette, che si appresta ad essere divulgato e il cui team sta raccogliendo gli ultimi finanziamenti per la fase della post-produzione.