Anche quest’anno l’Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici organizza l’evento sul territorio italiano. Lanciato nella sua forma attuale in Francia dal 2007 e attuato in Italia dalla nostra Associazione a partire dal 2012, l’evento riceve, anno dopo anno, una sempre maggiore adesione. Appuntamento 21 e 22 maggio.
«Con questa iniziativa si vuole portare a conoscenza del pubblico un patrimonio che ha varie sfaccettature: salvaguardia di edifici con valenza storica e architettonica, rilancio di un turismo educativo, valorizzazione dei siti ambientali modellati dalla presenza di mulini e, non ultima, il rilancio di un’attività molitoria capace di trasformare in modo corretto i prodotti di un’agricoltura biologica in farine e prodotti utilizzati per un’alimentazione sana» spiegano dall’associazione.
«Ogni anno dedichiamo l’evento ad un prodotto tipico. Questo è l’anno della molitura del mais; quindi sia il manifesto che sarà affisso nei mulini aderenti che la piastrella commemorativa hanno per soggetto il mais. Con questi eventi vogliamo valorizzare i mulini e gli uomini ingegnosi e spesso coraggiosi che, col proprio lavoro e con la propria passione, stanno salvando dal degrado ed in molti casi rilanciando edifici, tecnologia e saperi affinati per millenni da chi li ha preceduti. Naturalmente quando parliamo di mulini allarghiamo il discorso a tutti quegli opifici che utilizzano l’energia idraulica per il loro funzionamento. Quindi le segherie, i magli, i frantoi, le pile da riso, e i mille modi di utilizzo della ruota idraulica. Includiamo anche gli ex mulini industriali a vapore trasformati in musei dove l’archeologia industriale si è evoluta con fini documentali e didattici, i mulini a vento con funzione sia molitoria che di pompa idraulica e le aziende agricole che hanno all’interno mulini per la trasformazione dei loro prodotti. Contiamo sui proprietari di mulini che si rendono disponibili ad aprire i loro edifici e ad accogliere il pubblico in queste giornate, illustrandone il funzionamento e le storie che ad essi sono collegate. Lavoriamo quindi assieme per proporre ed illustrare ad un pubblico sempre più vasto questi nostri gioielli troppo spesso ignorati a causa di stili di vita che privilegiano consumismo e tecnologia».