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A 15 anni in sciopero per il clima davanti al Parlamento svedese

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Una ragazzina di 15 anni protesta con un sit-in da più di dieci giorni davanti al Parlamento di Stoccolma per sensibilizzare il governo e i cittadini sui cambiamenti climatici; e ha annunciato che resterà lì fino al giorno delle elezioni del paese, il 9 settembre. A lei si sono unite altre persone e la sua scelta sta facendo scalpore nel mondo.
Si chiama Greta Thunberg e ha 15 anni; ha iniziato a interessarsi ai problema legati ai cambiamenti climatici da quando ne aveva 11 e oggi è fermamente convinta che occorra fare qualcosa subito per impedire la deriva che si prospetta. In Svezia è già tempo di scuola e quindi Greta, con questa forma di “sciopero”, non si reca a scuola, bensì ogni giorno si sistema davanti al Parlamento di Stoccolma. «Faccio sciopero. Lo faccio perché gli adulti stanno sputando sul mio futuro» ha detto Greta ai media svedesi che l’hanno intervistata. Greta protesta contro l’indifferenza sull’emergenza clima: «Se i politici non fanno niente, è mia responsabilità morale fare qualcosa. E poi perché dovrei andare a scuola? I fatti non contano più. Se i politici non ascoltano gli scienziati, perché mai dovrei studiare?».
In Svezia si è avuta quest’anno l’estate più calda da 262 anni (da quando gli svedesi hanno cominciato a tenere conto della temperatura). Il 9 settembre ci sono le elezioni e il partito dei Verdi ha raddoppiato il consenso nei sondaggi, pur restando al 6%, ben lontano dai partiti che si contendono la vittoria litigando di tasse e immigrazione. Greta non ci sta: «Torno a scuola dopo le elezioni».
Alcuni dei suoi insegnanti la sostengono. Benjamin Wagner, 26 anni, ha deciso di condividere la protesta della sua alunna. È sceso in sciopero anche lui e perderà tre settimane di stipendio: «La nostra incapacità a fermare il global warming ricorda quella dell’Europa negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale», dice il professore. «Tutti sanno e nessuno reagisce. Greta è una rompiscatole, ma in questi casi l’unica cosa ragionevole da fare è essere irragionevoli».
Il papà di Greta ha detto al quotidiano The Guardian che in casa sono combattuti: «Greta dovrebbe andare a scuola». D’altra parte, conoscono e sostengono le sue ragioni di fondo. Sua mamma, Malena Ernman, ha abbandonato la carriera di cantante d’opera in giro perché non voleva più dare il suo contributo all’inquinamento globale girando il mondo con gli aerei.
La cosa più bella per Greta «è vedere quanta gente si è fermata con me in piazza». Qualcuno ha fatto come lei. La Svezia ha approvato una legge che impegna il Paese ad abbandonare il carbone e abbracciare fonti di energie pulita entro il 2045. Ma per Greta non è abbastanza: «Abbiamo un’impronta ecologica tra le peggiori del mondo».

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