A Napoli commercianti infuriati contro la ztl
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A me sembra molto triste che non si capisca l’opportunità della chiusura al traffico e che si continui a pensare all’automobile come mezzo necessario e indispensabile per fare shopping, ma confesso di non conoscere abbastanza la realtà di Napoli per poter esprimere un giudizio preiso.
“Le iniziative messe in atto finora dalla nostra associazione sono state ignorate dall’amministrazione comunale, che sta facendo scelte che giudichiamo non produttive” ha commentato il presidente di Confcommercio. “I danni ai commercianti partenopei sono incalcolabili, dopo l’appello inviato al Prefetto, scriveremo al Presidente della Repubblica per illustrare quanto sia delicata l’attuale situazione”.
Il Sindaco De Magistris, a cui istintivamente va la mia solidarietà, per il coraggio dell’iniziativa, è intervenuto in conferenza stampa per spiegare il suo punto di vista e chiedere ai commercianti di interrompere la serrata: “La crisi non dipende dalla ztl. Capiamo il momento di grande difficoltà, ma non possiamo rinunciare a un provvedimento che migliora nettamente la vivibilità di Napoli”.
Dispiace che il mondo dei commercianti regolarmente si schieri sulle barricate quando si approva un piano della mobilità alternativo al traffico delle automobili. Succede a Napoli, ma succede anche nel resto d’Italia, ma solo per i primi mesi, dopodiché si rendono regolarmente conto dei benefici e le proteste si placano. I manifestanti chiedono al Sindaco che siano cancellati i provvedimenti della Ztl del mare e del Centro antico, c e che vengano revocate anche le pedonalizzazioni temporanee deliberate in occasione dell’America’s Cup, in vigore dal 31 marzo al 28 aprile 2013.