Albergheri(ll)a
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Fiori, terriccio e tanta voglia di fare: sono queste le armi di Albergheri(ll)a, un gruppo informale di virtuosi cittadini di Palermo che, senza esitazioni burocratiche, da un anno si riappropria degli spazi abbandonati del centro storico per ripulirli, rinverdirli e restituirli alla popolazione locale.
Il neologismo associa in una felice assonanza il nome del quartiere in cui il gruppo opera (Albergheria), con quello del guerrilla gardening, pratica in cui l’azione spontanea è volta al recupero di quegli interstizi urbani che Gilles Clément chiamò «terzo paesaggio». Albergheria, forse più noto come Ballarò, dal nome del mercato che ne è il cuore pulsante, si snoda ai piedi della splendida cattedrale. Tra i suoi vicoli dal fascino decadente si incrociano i passi dei turisti, della gente che ci vive da generazioni e dei nuovi arrivati, provenienti da diversi paesi del mondo.
«In realtà», ci spiega Marta Ragusa, giornalista e giardiniera di Albergheri(ll)a, «noi preferiamo definire la nostra attività come social gardening, perché quello che ci sta a cuore è l’interazione con la gente del posto»…
La versione completa dell’articolo “Albergheri(ll)a” è pubblicata nel numero cartaceo della rivista Terra Nuova – Gennaio 2012 disponibile anche come eBook.
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