Anche il metano inquina!
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Un report del World Resources Institute conferma che sia nel processo di estrazione, che durante il trasporto del gas, vengono rilasciate in atmosfera quantità rilevanti di metano, ben più alte di quanto stimato precedentemente: si parla circa il 2-3% della produzione totale, ma alcuni studi (il report propone una sorta di censimento della letteratura scientifica esistente) parlano di un impressionante 7%.
Assumendo conservativamente che le fughe siano solo il 2% della produzione, lo studio del WRI, riferito al mercato USA, le quantifica in 6 milioni di tonnellate di metano l’anno che finiscono in atmosfera: un contributo al disastro climatico pari a quello delle emissioni di 120 milioni di auto.
Se le perdite nei gasdotti possono, entro un certo limite tamponate, però, più difficile è intervenire su quelle in fase di estrazione.
Ricerche recenti citate nello studio WRI e condotte attorno a pozzi di shale gas attivi in Colorado ci dicono che nel proceso di estrazione tramite fracking circa il 4% del gas estratto finisce in atmosfera. Un buon motivo, che va ad aggiungersi a molti altri, per dubitare della sostenibilità ambientale dello shale gas.
Già uno studio della Cornell university conclude che l’impronta dello shale gas in termini di emissioni su un periodo di 20 anni sia dal 22 al 43% più grande di quella del gas convenzionale.