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Arriva “Domani”, roadmovie sulle soluzioni per salvare il Pianeta

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Uscirà giovedì 6 ottobre nella sale italiane il film “Domani” traduzione per Tomorrow di Cyril Dion e Melanie Laurent, un viaggio alla ricerca di soluzioni efficaci nei campi dell’agricoltura, energia, urbanistica, economia, democrazia e istruzione percorrendo l’Europa, gli Stati Uniti, l’India e Reunion. Dal 10 al 12 ottobre sarà proiettato a Firenze al cinema Odeon e l’11 ottobre a presentarlo ci sarà Folco Terzani.
Tutto inizia in famiglia: gli autori guardando i loro figli piccoli si chiedono che mondo stanno consegnando alle nuove generazioni, da qui parte l’avventura. Il film si snoda in dicotomie continue che da un lato fanno vedere l’agricoltura iper industrializzata delle grandi multinazionali che distrugge e intensifica e dall’altra l’esperienza ben riuscita di un piccolo paesino in Normandia dove un gruppo di persone si mettono insieme e coltivano seguendo le regole della permacultura.
Dall’agricoltura si passa poi all’energia che può essere green, altamente efficiente e in grado di soddisfare i bisogni di intere città. Così anche la gestione del territorio può avvenire in modo differente e si può pensare ad un sistema economico diverso dal capitalismo. Seguendo le varie tappe di questo percorso, Domani racconta una storia edificante: la rivoluzione delle monete aperte, i sistemi agricoli senza petrolio e meccanizzazione, la partecipazione dei cittadini alle scelte e decisioni da prendere su come strutturare le proprie città, il rinnovamento culturale dell’uomo che passa necessariamente dal cambio del sistema dell’istruzione. Una storia, non una favola, perché tante soluzioni sono già in atto in diverse realtà del mondo.
Gli elementi che compongono il quadro in modo interdipendente tra loro scandiscono l’intero film che si struttura in cinque capitoli: agricoltura, energia, economia, democrazia, istruzione. Il viaggio emoziona e gratifica lo spettatore che se da un lato si sente a tratti complice di un sistema che ha portato ad un punto di non ritorno il nostro pianeta, dall’altro percepisce che c’è ancora speranza e viene pervaso da una spinta contagiosa e ottimista a contribuire al cambiamento a partire da “Domani”. È chiaro che ciascuno di noi può metterci del suo.
Come? I registi la spiegano così sottolineando cinque azioni quotidiane:
1. mangiare bio e ridurre al minimo il consumo di carne perché l’agricoltura industriale e’ responsabile di buona parte della distruzione ecologica sul pianeta e della scomparsa di migliaia di specie animali. Come? Coltivando secondo i principi dell’agricoltura e dell’agroecologia e acquistando prodotti bio nei mercati o nei supermercati bio indipendenti.
2. Optare per un fornitore di energia elettrica rinnovabile. Le energie fossili (petrolio, carbone, gas) contribuiscono attivamente alla deregulation climatica, inoltre la lotta per il controllo di risorse fossili e’ oggetto di gravi conflitti geopolitici. Come fare? Installare in casa fonti di energia rinnovabile e ridurre il proprio consumo di energia optando per mezzi di trasporto come la bicicletta.
3. Acquistare in negozi locali. Ci sono diversi studi che dimostrano che acquistare prodotti alimentari in aziende locali e indipendenti triplica i posti di lavoro, la circolazione della ricchezza e le risorse fiscali da investire sul territorio.
4. Cambiare banca: quasi tutte le banche hanno filiali in paradisi fiscali che incoraggiano i clienti a nascondere i loro patrimoni. Le principali banche, specialmente quelle francesi, inoltre, finanziano il settore del carbone, l’energia fossile responsabile della quota più alta di emissioni di CO2. Come fare? Basta scegliere banche più etiche e responsabili cercando online la classifica delle banche in rapporto al loro impatto sul clima e altre che hanno assunto come parametri la speculazione e i paradisi fiscali.
5. Ridurre, riutilizzare, condividere, aggiustare, riciclare: nel mondo vengono buttati 10 milioni di tonnellate di rifiuti ogni giorno. Le discariche, i fiumi, le foreste e gli oceani sono ingorgati di scarti della società occidentale. Un terzo del cibo che produciamo finisce nella spazzatura. Cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo? Possiamo imparare o re-imparare a differenziare correttamente, con la guida alla raccolta differenziata. Condividere invece di comprare, riparare invece di acquistare.
Il film, uscito insieme al libro omonimo edito da Edizioni LINDAU, si chiude con un messaggio di speranza che funziona anche da sprone: “Come la cellula che deve essere sana perché l’organismo funzioni, ma deve anche poter contare su tutte le altre cellule, queste persone scrivono una nuova storia. Ci dicono che non è troppo tardi, ma ci dobbiamo dare da fare. Adesso!”
Dal 10 al 12 ottobre sarà proiettato a Firenze al cinema Odeon e l’11 ottobre a presentarlo ci sarà Folco Terzani.

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