Il ministero della salute ha bloccato la vendita di alcune pellicce per bambini per verificare il contenuto di sostanze tossiche. La decisione arriva dopo la denuncia della Lav.
Salute dei bambini a rischio a causa delle sostanze chimiche, potenzialmente tossiche e cancerogene, nelle componenti di pelliccia animale di alcuni capi d’abbigliamento baby (24-36 mesi) delle note marche “D&G”, “BLUMARINE BABY”, “WOOLRICH”: dopo la denuncia della LAV (
www.lav.it), che pochi mesi fa aveva sottoposto alcuni campioni di queste marche a rigorosi e indipendenti test di laboratorio (indagineToxic Fur 2), per i prodotti segnalati ora finalmente arriva anche loStop deciso dal Ministero della Salute.
Il Ministero della Salute ha notificato alle aziende “D&G”, “BLUMARINE BABY”, “WOOLRICH”il blocco della vendita dei baby capi con pelliccia animale oggetto dell’investigazione della LAV,disponendo:“per tutto il tempo necessario allo svolgimento delle verifiche e degli accertamenti sulla sicurezza del prodotto, ai sensi dell’articolo 107 comma 2 lett d) n.1 del Decreto Legislativo 206/2005 detto Codice del Consumo, il divieto per gli importatori/distributori di fornire, proporre la fornitura o di esporre nella rete di vendita gli articoli coinvolti”.
“Ebbene sì, la pelliccia animale oltre a “costare” la vita ai milioni di animali ai quali viene ancora oggi orribilmente sottratta, può rappresentare anche un danno per la salute, in particolare dei bambini che per età sono più esposti agli effetti delle sostanze chimiche utilizzate in fase di concia e messa in produzione, e per l’ambiente: ai genitori, alle aziende moda e alle istituzioni preposte chiediamo di bandire i prodotti con pelliccia animale-dichiara Simone Pavesi, Responsabile LAV Campagna Pellicce-Abbiamo nuovamente dimostrato che in qualunque prodotto di abbigliamento (calzature e accessori compresi) contenente pelliccia animale, anche se si tratta di marche di lusso (quindi in teoria caratterizzate dalla massima qualità) è possibile trovare sostanze chimiche classificate come tossiche o cancerogene. Il Ministero della Salute deve intervenire per bloccare non solo la vendita dei prodotti testati, ma la produzione e il commercio di qualsiasi prodotto di pellicceria: questa vicenda non è che l’ennesima conferma che la pelliccia è bene lasciarla agli animali!”
Lo stop alla vendita, deciso dal Ministero della Salute, riguarda i seguenti articoli per bambini:
D&G(cappotto bimba 36 mesi, con inserto in pelliccia di coniglio, costo 945,00 euro), codice31 L51C23 FU2J5 S8292 MELANGE GREY, perCromo esavalente(CR VI)3,5mg/kg,Cromo trivalente (CR III) estraibile da sudore219mg/kg;
BLUMARINE BABY(giacca per bambina 36 mesi, con inserto in pelliccia di coniglio, costo: 433,00 euro), codice357PN11 69661,per Cromo trivalente (CR III) estraibile da sudore176mg/kg,Formaldeide58 mg/kg;
WOOLRICH(parka bimbo 24 mesi, con inserto in pelliccia di caneprocione, costo: 369,00 euro), codice07 8055683648348 WKCPS1746,perCromo trivalente(CR III) estraibile da sudore86 mg/kg,Formaldeide96 mg/kg.
Disposto il blocco alla vendita anche di un ulteriore articolo testato dalla LAV, consistente in una coperta in pelliccia di agnello per neonati e distribuita in Italia dal portale
www.bellicomeilsole.it:
Marca Christ (coperta in pelliccia di agnello di produzione tedesca, costo: 49,90 euro), codice rivenditoreV10004 N011, perCromo Totale 8.600 mg/kg;
Ci sono voluti due mesi dalla denuncia presentata dalla LAV lo scorso 15 dicembre nei confronti di questi prodotti, per ottenere l’intervento del Ministero della Salute. La decisione del Ministero è conseguente ad una preliminarevalutazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanitàcirca la pericolosità per la salute del consumatore connessa all’uso dei capi di abbigliamento e basata sui rapporti delle prove di laboratorio forniti dalla LAV, che conclude con:“non si può escludere il rischio di effetti sensibilizzanticonnessi all’uso di questi capi di abbigliamento per bambini secondo quanto stabilito dal Codice del Consumo in merito aldiritto fondamentale della tutela della salute del consumatore”.
Il Ministero della Salute ha ora predisposto,tramite i Carabinieri per la Tutela della Salute – NAS,nuovi campionamentiche serviranno per condurreulteriori test eco-tossicologicisulle componenti di pelliccia animale e ai quali seguirà una ulteriore valutazione dell’Istituto Superiore di Sanità, con il conseguente definitivo pronunciamento del Ministero circa la possibile classificazione di questi capi come “prodotti pericolosi”.
“Invitiamo i consumatori dall’astenersi dall’acquisto di prodotti di abbigliamento (calzature e accessori compresi) che contengano anche piccoli inserti di pelliccia animale, o altri materiali di origine animale: già nel 2013 con l’indagine Toxic Fur 1 avevamo ottenuto lo stop temporaneo alla vendita di altri prodotti per bambini con pelliccia animale (delle marche IL GUFO, BRUMS, MISS BLUMARINE, MINIFIX, GUCCI) diventato poi definitivo per alcuni di essi (Il GUFO, BRUMS, MISS BLUMARINE), e su cui sta indagando il Pubblico Ministero Raffaele Guariniello della Procura della Repubblica di Torino. L’indagine Toxic Fur 2 conferma la potenziale pericolosità dei nuovi campioni analizzati: i consumatori, con le loro scelte d’acquisto, hanno il potere e il diritto di rifiutare questi prodotti -afferma la LAV- La moda etica, totalmente animal-free, è l’unica moda responsabile, sostenibile, sicura e che fa sempre tendenza.”