Dal 5 al 13 maggio 2017 la Campagna internazionale 350.org promuove mobilitazioni e marce per fare in modo che «le istituzioni disinvestano il loro denaro da un’industria immorale», spiegano gli organizzatori.
«Alcune persone negano la realtà dei fatti, ma la crisi climatica peggiora di giorno in giorno. Sappiamo chi sono i responsabili – dicono dalla Campagna internazionale 350.org – Abbiamo contribuito a smascherare l’industria dei combustibili fossili attraverso il disinvestimento per tre anni. Ci siamo schierati pubblicamente in tutto il mondo contro un’industria immorale che ha sacrificato il nostro clima comune e il nostro futuro in nome del profitto. E non ci tireremo indietro. Ora che gli impatti del cambiamento climatico si stanno intensificando e l’instabilità politica coinvolge sempre più paesi, è il momento di unirci per portare il disinvestimento ad un livello completamente nuovo con la Mobilitazione Globale per il Disinvestimento a maggio. Le compagnie dei combustibili fossili hanno passato decenni a negare gli studi scientifici sul clima e a ritardare soluzioni che ormai sono inevitabili In questo momento, sanno che stanno combattendo una battaglia persa perché ci stiamo avvicinando ad un’era di energie rinnovabili pulite, abbondanti e gratuite con le quali non possono competere in modo onesto. Ecco perché stanno giocando sporco. Vediamo che le compagnie del carbone, del petrolio e del gas stanno tentando disperatamente di avvinghiarsi alle leve del potere – attraverso la politica e le partnership che legittimano la loro esistenza. Il nostro lavoro, questo maggio e più avanti, è continuare a svelare la loro vera natura e i loro effetti reali sulle vite delle persone e i luoghi in cui vivono».
La Campagna 350.org sollecita singoli cittadini e gruppi di tutto il mondo a fare in modo che «le istituzioni si schierino e disinvestano dal cambiamento climatico. Attraverso azioni creative e d’impatto, ognuno di noi può contribuire a mettere sotto l’occhio di tutti gli impatti climatici causati dagli investimenti delle nostre istituzioni locali e partnership nei combustibili fossili».