Pochi credono o sanno che è possibile prodursi da sé i carburanti per le proprie auto, forse pochissimi ci pensano e l’idea sembra troppo impegnativa. Invece è possibilissimo e…c’è già chi lo fa. E noi impariamo da lui.
Ma tu come fai? E come ti è venuta questa idea? Quali sono le difficoltà e come si possono superare?
«L’idea principale era ed è quella di abbandonare l’uso del combustibile fossile e utilizzare combustibili che per lo meno siano rinnovabili (pur inquinando, anche se meno). La strada più semplice è quella di utilizzare prodotti già pronti o che richiedano un intervento minimo per poter essere utilizzati con successo nei veicoli esistenti. Dobbiamo però scindere i veicoli diesel da quelli a benzina. Infatti per la benzina abbiamo come sostituto ideale l’alcool etilico ma per miscelarlo o usarlo puro deve essere montata una speciale centralina che renda il veicolo “flex fuel”. E, ostacolo principale, l’alcool etilico in Italia non è facilmente reperibile e costa parecchio. Pertanto la soluzione in questo caso è parecchio ostica. Discorso diverso è invece per le auto diesel che possono utilizzare sia olio vegetale che biodiesel. Personalmente, basandomi sul concetto di semplicità e concretezza, utilizzo olio vegetale di scarto per utilizzarlo nella mia auto diesel in miscela col gasolio. In questo modo risparmio soldi, mantengo il motore pulito e inquino meno».
Quali tipi di carburante è possibile prodursi da sé? E come è bene modificare le proprie scelte e le proprie abitudini per potersi spostare con mezzi che si alimentino con questi carburanti?
«Il carburante più semplice da utilizzare è appunto
l’olio vegetale. Questo può essere utilizzato, nella giusta percentuale rispetto al gasolio, sia quando è “nuovo” che sia quando è scaduto o dopo essere stato utilizzato per la frittura. Mentre nei primi due casi non c’è altro da fare che mettere l’olio nel serbatoio, per l’olio fritto bisogna provvedere prima a una bella decantazione e poi a un paio di passate di filtro fine (vanno bene anche vecchi collant in doppio strato). A questo punto si ha olio pulito che si può mettere nel serbatoio. Unico neo dell’olio vegetale è che per la sua viscosità non può essere utilizzato in quei motori, tipo common rail, che raggiungono alte pressioni di iniezione. In questo caso bisogna utilizzare
biodiesel che altro non è che olio vegetale a cui è stata tolta la parte viscosa, ovvero la glicerina. Il biodiesel si può fare in garage con alcune accortezze sempre a partire da olio vegetale e poche altre sostanze. Il procedimento è un po’ delicato ma non complesso e infatti in tanti lo producono con successo e divertimento».
Consigli pratici e suggerimenti da dare a chi volesse mettersi alla prova?
«Chi volesse davvero provare, può procedere per gradi e con attenzione. Infatti un’accortezza importante nell’uso dell’olio è quella di cominciare da piccole percentuali (5-10%) poiché ha la capacità di sciogliere le morchie del diesel che si sono formate nel vostro serbatoio e nei condotti del gasolio. Se utilizzato subito ad alte percentuali vi è il rischio che si stacchino pezzi grossi e che intasino filtri o tubi. Utilizzandolo invece a percentuali crescenti questo problema non si pone e dopo alcuni pieni serbatoio e motore saranno puliti e scrostati! Consiglio inoltre di cominciare da olio nuovo (olio di colza in particolare) e una volta presa la mano e abituato il motore, ci si può mettere d’accordo con amici o con qualche locale che utilizza olio, per prenderne una parte e dopo una bella filtrata utilizzarlo come combustibile. Per non fare errori e comprendere appieno le percentuali da usare e come variarle, una lettura del mio libro
“Biocarburanti fai da te” direi che è indispensabile. Ma per ottenere consigli e confrontare molte esperienze dirette sia nell’uso dei biocarburanti che nella produzione del biodiesel, si può scorrere il forum energeticambiente.it nella sezione biocarburanti:
http://www.energeticambiente.it/bio-carburanti/».
Chi è Roy Virgilio
Si occupa di Energie Rinnovabili classiche e più esotiche dal 2001. E’ fondatore e amministratore del principale Forum italiano sulle energie rinnovabili –
www.EnergeticAmbiente.it-. E’ socio fondatore dell’associazione ONLUS “EnergoClub” per la riconversione energetica del pianeta. Come divulgatore ha partecipato a diverse conferenze in tutta Italia, scrive articoli per alcune riviste di ambiente ed è autore dei libri
“Biocarburanti fai da te” (Terra Nuova Edizioni) e “Fusione Fredda – cos’è e come funziona” (Lulu.com, 2010).