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Blitz notturno: la segnaletica ce la facciamo noi!

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Blitz notturno per disegnare sull’asfalto il limite ai 30 all’ora. Ciclisti, pedoni, semplici cittadini in lotta per la mobilità sostenibile: riducendo la velocità si riducono gli incidenti e si favorisce la libera circolazione a piedi e in bici
Gruppi di cittadini si sono armati di pennelli, vernice e bombolette spray per disegnare sull’asfalto il limite di velocità di 30 kmh: in strade ad alto tasso d’incidenti, vicino alle scuole, nei pressi di incroci pericolosi o in luoghi-simbolo della città. Il blitz per la sicurezza stradale – che Bikeitalia.it è in grado di documentare – si è consumato nella notte tra mercoledì 30 settembre e giovedì 1 ottobre in alcune città d’Italia: Roma, Firenze, Torino e Trieste. Ma non è escluso che nelle prossime ore o nei prossimi giorni il fenomeno possa ripresentarsi anche in qualche altra città, sotto forma di segnaletica fai-da-te disegnata con vernice bianca.
Un’azione corale, organizzata sui social network e realizzata per le strade, per sensibilizzare le amministrazioni locali e la cittadinanza tutta sul tema della sicurezza stradale e cercare di mettere un freno al problema della velocità eccessiva dei mezzi a motore nei centri urbani. Lo stesso messaggio replicato in diverse città d’Italia per chiedere alle Istituzioni di aprire gli occhi e guardare in faccia la realtà: per evitare la strage continua di pedoni e ciclisti sulle strade la prima cosa da fare è mettere in atto misure concrete per tutelarli, a partire dall’introduzione del limite di 30 km/h in città.
A Roma il blitz notturno si è consumato in diversi quartieri della città e davanti ad alcuni luoghi-simbolo, come dimostrano gli scatti pubblicati: la segnaletica orizzontale “zona 30″ è comparsa in via Labicana, nelle immediate vicinanze del Colosseo. Iniziative anche a Firenze, Torino e Trieste.
Lo stesso messaggio replicato nello stesso momento a distanza di centinaia di chilometri per dare un segnale forte: il limite di 30 km/h in città è una priorità che deve entrare nell’agenda delle amministrazioni locali e della politica ma soprattutto nella testa delle persone. Tanti incidenti potrebbero essere evitati semplicemente togliendo il piede dall’acceleratore: i segnali “30” hanno colorato di bianco l’asfalto, quello stesso asfalto che tante, troppe volte si è tinto di rosso col sangue delle vittime innocenti della strada, sacrificate sull’altare della velocità.
Fonte: Bikeitalia.it

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