Caldo record: vicini al punto di non ritorno
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L’andamento delle temperature, attribuibile in parte agli effetti termici del fenomeno naturale El Nino ma soprattutto al cambiamento climatico dovuto alle attività umane climalteranti, sta causando diverse conseguenze: dallo sbiancamento dei coralli nella Grande barriera corallina, agli scioglimenti, insoliti in questa stagione, della calotta di ghiaccio della Groenlandia, fino ai record negativi di estensione del ghiaccio marino artico. Nonostante l’attuale affievolimento del Nino, i climatologi iniziano già a prevedere che il 2016 sarà un altro anno di temperature record del pianeta, dopo il 2014 e il 2015.
Gli esperti si lasciano andare a dichiarazioni poco rassicuranti. Il professor Michael Mann, climatologo presso la Penn State University, ha spiegato che gli ultimi dati rappresentano l’ennesimo campanello d’allarme sull’urgenza di ridurre le emissioni di gas serra: “Sono sconvolto dai dati sulle temperature registrate a marzo 2016. Il mondo è sempre più vicino al superamento del punto di non ritorno”. I dati sull’aumento delle temperature globali vengono confermati anche dalla Japan Meteorological Agency (JMA). A fare le analisi siamo diventati tutti molto bravi, a cambiare stile di vita e rallentare la distruzione del pianeta non siamo ancora capaci.