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Caso Ilva: il Ministro Clini querela Angelo Bonelli

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Il Ministro dell’Ambiente ha sempre cercato di minimizzare sul caso Ilva. Ora che emergono i nuovi dati dello studio sui tumori a Taranto che cosa fa? Querela Angelo Bonelli…
Il ministro dell’Ambiente Clini su Taranto è diventato anche negazionista? La domanda circolata nell’ambiente dei Verdi, non è piaciuta al Ministro, che ha dato ordine all’Avvocatura dello Stato di procedere nei confronti di Angelo Bonelli in merito all’informazione sull’incidenza di malattie dovute all’Ilva di Taranto.
In effetti Corrado Clini, attraverso intervista diramata in rete, aveva affermato precipitosamente che i casi di tumore a Taranto non sarebbero stati imputabili all’Ilva. Dichiarazioni un po’ sgangherate, sulla base di dati contestabili, che non sono ancora del tutto ufficiali. Secondo quanto trapela dallo studio del Progetto Sentieri sui tumori del fegato e dei polmoni nel periodo 2003/2008 in provincia di Taranto, invece, si sarebbe avuta un’incidenza maggiore del 24% per i tumori al fegato, +38 % per i linfomi, e per i mesoteliomi addirittura un +306%.
“Il dato veramente preoccupante – ha sottolineato il presidente di Peacelink Taranto, Alessandro Marescotti – è quello dei bambini, per i quali si registra un +35% di decessi sotto un anno di età e per tutte le cause. Per quanto riguarda le morti nel periodo prenatale +71%. Questi sono i dati dell’aggiornamento che il ministro Balduzzi non ha voluto comunicare perché diceva che erano in fase di elaborazione”.
Ma il Ministro Clini intanto ha alzato il polverone, sporgendo querela contro il segretario dei Verdi Angelo Bonelli. “Quello che mi preoccupa non è tanto la diffamazione, che pure è un reato – ha commentato il Clini- quanto la diffusione di notizie false che generano allarme tra la popolazione e mirano ad intimidire le autorità competenti in materia di protezione dell’ambiente e tutela della salute. Bonelli dovrà dimostrare le sue accuse davanti a un giudice”.
I Verdi avevano ricordato al Ministro “che i dati citati non sono raccolti da quattro amici al bar ma sono i dati della Procura della Repubblica che ha ritenuto la situazione talmente allarmante da disporre il sequestro degli impianti dell’area a caldo”.  “E’ assurdo che ancora oggi ci sia chi ha il coraggio di dire che a Taranto si sta meglio che in altre città o che addirittura si muore meno” questo ha detto Bonelli. “E’ ormai chiaro – conclude – che per il ministro dell’Ambiente, come per tutto il governo la priorità non è la salute dei cittadini di Taranto ma l’azienda. Per far continuare la produzione si vuole ‘ridimensionare’ il dramma sanitario di Taranto. Si tratta di una vera e propria vergogna che dimostra come il governo violi sistematicamente il diritto alla salute che è un diritto costituzionalmente garantito”. Parole che evidentemente non sono state gradite. Noi però vogliamo che il Ministro ci risponda sui fatti. I cittadini di Taranto non devono preoccuparsi? Tutta colpa dei soliti magistrati?

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