Il Comitato Insostenibili Olimpiadi, insieme a Extinction Rebellion Milano, organizza per il 10 febbraio un corteo a Milano per ribadire il no «ai Giochi invernali più insostenibili di sempre».
Gli organizzatori hanno dato appuntamento ai partecipanti alle ore 15 in piazza Lodi «per ribadire: dalla montagna alla città, Olimpiadi insostenibili!».
«La macchina dei Giochi è già in crisi per malagestione – spiegano i promotori – e vogliamo denunciare danni ed effetti negativi cui sin da ora stiamo assistendo sui 400 chilometri interessati di arco alpino e pianura. Abbiamo un’altra idea di città e montagna, liberiamo lo spazio urbano e le terre alte da privatizzazione ed estrattivismo. Scendiamo in piazza per chiedere: lo stop di opere e interventi infrastrutturali imposti e inutili, dal Villaggio Olimpico di Milano alla pista da bob Cortina (simbolo del finanziamento tossico e dell’insostenibilità da realizzarsi senza se e senza ma), i cui costi sono in continuo rialzo al pari del loro impatto ambientale; la destinazione dei quasi 4 miliardi pubblici stanziati per le Olimpiadi a politiche abitative pubbliche, servizi e strutture sportive accessibili a tutti nei quartieri, mobilità dolce e rafforzamento del trasporto pubblico locale, sanità territoriale, in città come nelle aree interne e della provincia impoverita e cementificata; la messa in sicurezza dei territori in condizioni di dissesto idrogeologico; la fine della turistificazione tossica, inevitabilmente accelerata dal grande evento, che porta solo prezzi al rialzo e affitti brevi in città, sfruttamento e insostenibilità per le terre alte; la tutela del lavoro: dal “buco nero” dell’edilizia con il suo record di morti bianche alla giusta paga per i lavoratori dello sport, passando per lo sfruttamento intensivo del volontariato non pagato per i grandi eventi».
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LETTURE UTILI
Il cambiamento climatico, l’esaurimento del petrolio, lo sconvolgimento economico e l’estinzione di massa rappresentano oramai un’emergenza planetaria di proporzioni schiaccianti. Speranza attiva ci mostra come affrontare la crisi ambientale, economica, ma anche esistenziale che stiamo vivendo e come riscoprire nel nostro profondo una resilienza inaspettata e un potere creativo.
Attingendo alla loro lunga esperienza di attivisti e alle loro conoscenze scientifiche, gli autori ci guidano attraverso un processo di consapevolezza e trasformazione personale in grado di fornirci gli strumenti per affrontare il disordine in cui ci troviamo e svolgere il nostro ruolo nella transizione collettiva, verso una società finalmente in grado di sostenere la vita.
Gli autori
Chris Johnstone è un formatore specialista in psicologia della resilienza, della felicità e del cambiamento positivo. È autore di Seven ways to build resilience (2019) e Find our power, a toolkit for resilience and positive change (2010).
Joanna Macy è un’attivista statunitense, conosciuta anche in Italia per l’impegno ecologista. Il suo lavoro di ampio respiro esplora con originalità le questioni psicologiche e spirituali dell’era contemporanea, promuovendo la coltivazione della consapevolezza ecologica in una fruttuosa risonanza tra il pensiero buddista e la scienza postmoderna. È autrice di numerosi libri, tra cui Word as lover, world as self(2005) e Coming back to life (1998).