Un gruppo ambientalista teme che i proprietari (privati) possano “nascondere” a cittadini e turisti le bellissime dune di Chia a sud della Sardegna, recintandole o chiudendole comunque alla vista. Per questo le stanno acquistando con una raccolta fondi. Il Comune è perplesso.
Le
dune di Chia (area nel Comune di Domus De Maria, nella punta più a sud della Sardegna) si trovano al centro di un’iniziativa particolare, portata avanti dall’associazione ambientalista ‘
Gruppo di intervento giuridico‘ che ha lanciato via web una raccolta fondi per raccogliere la somma necessaria ad acquistare una fetta privata delle dune stesse «per restituirle ai sardi», spiegano dall’associazione.
La loro preoccupazione non è la cementificazione, ma la chiusura delle dune: il timore, quindi, è che gli attuali proprietari possano cedere a pressioni di altri soggetti e questi ultimi possano recintare l’area e precluderla ai sardi e ai turisti: i vincoli non consentirebbero la costruzione, ma non garantiscono la continuità della fruizione. Si legge nel provvedimento del Ministero per i beni culturali che dispone il vincolo sull’area: «Zona costiera dalle scogliere dirupate che precipitano a mare rompendosi in cale e promontori con dune sabbiose rivestite di macchia bassa mediterranea».
Il vincolo del ministero
Il vincolo è stato pubblicato il 26 febbraio del 1981 e salva da ogni possibile edificazione presente e futura le meravigliose dune di Chia con la loro macchia mediterranea a ridosso della rena fine che affaccia sul mare di cristallo che caratterizza l’Isola. Le dune, fino a pochi metri dalla banchina, non sono di proprietà demaniale, ma privata. La spiaggia, nella zona, è tutt’altro che ampia, perciò la mano del privato (almeno in teoria) arriva molto vicina alle prime onde del mare. Solo in teoria, perché gli stessi vincoli che interessano la spiaggia demaniale riguardano anche i privati che non hanno nessuna autorizzazione a costruire.
Questo tipo di realtà, in Italia, riguarda molte altre zone di alto valore ambientale e non rappresenta necessariamente un problema, anzi: i privati stessi, spesso, si fanno custodi del tesoro ambientale che posseggono e lo rendono fruibile. «Per assicurarci che le dune di Chia rimangano visibili a tutti – spiega il presidente del Gruppo di Intervento Giuridico Stefano Deliperi – abbiamo stipulato un contratto preliminare di compravendita da un privato per l’acquisto di una quota individuata di un’area di 9,5 ettari di dune e spiaggia a Chia. Successivamente sarà fatta la necessaria divisione».
Il sindaco è perplesso
Precisamente si tratta dell’area di fronte l’isolotto di Su Guideu che sarà acquistata per la cifra di 100mila euro. La sindaca di Domus De Maria, Maria Concetta Spada, intanto, rilascia alle agenzie stampa dichiarazioni perplesse: «Non capisco il senso. Tutto il territorio costiero è già tutelato e valorizzato con il progetto Providune, nel quale è coinvolta l’università di Cagliari e che da circa sei anni gode di finanziamenti comunitari per la conservazione e il ripristino degli habitat dunali». Intanto, però, la raccolta fondi della onlus continua: chi volesse contribuire versando una quota può fare un versamento sul conto corrente postale n. 22639090 intestato a “associazione Gruppo d’Intervento Giuridico (causale ‘dune e spiaggia di Chia’) oppure con un bonifico all’Iban IT39 G076 0104 8000 0002 2639 090.