Ecolampadine sotto accusa
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Ormai non sappiamo più dove metterle, né tanto meno come smaltirle…e se poi si rompono?
La lampada fluorescente compatta è entrata trionfalmente nelle nostre case, ma già si appresta a scendere dal trono. Considerata per molti anni l’icona del risparmio energetico, in alcuni paesi europei oggi il suo ruolo viene messo seriamente in discussione.
Nel frattempo la Finanziaria 2008 ha decretato la morte delle lampadine ad incandescenza: a partire dal 2011 non potranno più essere vendute.
Sotto quale luce vedremo il prossimo futuro?
L’enfasi che si pone sulla lampada fluorescente, anche al pubblico, comincia ad apparire un po’ retorica e lascia pensare a operazioni commerciali poco limpide. I difetti di questa tecnologia sono conosciuti da tempo e in parte ne hanno anche ritardato la diffusione: lunghi tempi di accensione, colori freddi e sgradevoli, difficoltà nello smaltimento, estetica poco accattivante.
A questi problemi si aggiungono oggi osservazioni di tipo scientifico sulla qualità della luce e sull’elettrosmog, su cui in Italia, anche da parte di autorevoli riviste come Altroconsumo, si è preferito non approfondire.
L’occasione per «fare luce» su tutti questi aspetti è un test approfondito su 16 lampadine realizzato dalla rivista tedesca Öko-test, che senza troppi giri di parole («La fine di una storia di successo») ha dimostrato limiti e contraddizioni di una tecnologia già superata, ma in pieno boom di utilizzo….
La versione completa dell’articolo, con approfondimenti, risultati di test e ricerche, consigli sulle alternative valide, è disponibile nel numero di Gennaio 2009 di Terra Nuova.
La rivista TERRA NUOVA