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Eternit: i condannati non vogliono pagare

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I protagonisti belgi del processo Eternit non intendono versare volontariamente alle parti civili gli indennizzi stabiliti dal tribunale di Torino.
I protagonisti belgi del processo Eternit non intendono versare volontariamente alle parti civili gli indennizzi stabiliti dal tribunale di Torino. Lo si è appreso in ambienti vicini a Palazzo di Giustizia. A pagare (si tratta di provvisionali, vale a dire di acconti sui risarcimento veri e propri) dovrebbero essere il barone Louis De Cartier, manager belga condannato a 16 anni di carcere, e la società Etex, riconducibile alla galassia della multinazionale Eternit. In totale si tratta di circa cento milioni di euro, la maggior parte dei quali (oltre il 70%) ricade su De Cartier. Il tribunale aveva condannato anche il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny a 16 anni di carcere. La prassi, almeno per quel che riguarda il mondo giudiziario torinese, vuole che le provvisionali vengano versate dopo il deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado (in questo caso, la scorsa settimana). “Non è normale questo disprezzo assoluto sia per la vicenda in sè che per le decisioni dei tribunali italiani”. E’ quanto afferma l’avvocato Sergio Bonetto, uno dei legali di parte civile del processo Eternit, in merito alla decisione dei convenuti belgi di non versare le provvisionali stabilite dai giudici di Torino. “Durante il processo – commenta il legale – non hanno dato notizie. Adesso cercano di sottrarsi all’esecuzione della sentenza”.
Fonte: Ansa

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