Fermiamo il massacro dei delfini!
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A Roma l’Ente Nazionale Protezione Animali, che coordina la campagna internazionale in Italia, sarà presente a partire dalle ore 11.00 presso la sede dell’ambasciata del Giappone, in via Quintino Sella 60, per testimoniare lo sdegno delle migliaia di Italiani che hanno sottoscritto la petizione internazionale, sostenuta da 1,7 milioni di persone appartenenti a 151 Paesi.
Si prevede lo sterminio di oltre 22 mila piccoli cetacei, tra tursiopi, grampi e globicefali, destinati in parte alle attività circensi, dopo i dovuti addestramenti, e in gran parte all’alimentazione umana, con lo smercio di carne di delfino. “Alla mattanza di Taiji” spiega Ilaria Ferri, direttore scientifico dell’Enpa “scampano soltanto gli esemplari più piccoli, non per tornare a una vita libera ma per essere venduti a circa 150-170 mila dollari ai delfinari di tutto il mondo. Dopo la cattura i cuccioli saranno sottoposti all’addestramento basato sulla deprivazione alimentare che li obbligherà a eseguire ridicoli esercizi e a compiacere spettatori, troppo spesso ignari di contribuire a condannare all’ergastolo creature innocenti che appartengono al mare”.
Le associazioni invitano i cittadini a mobilitarsi, non solo davanti all’ambasciata giapponese, ma anche unendosi ai Guardiani della Baia di Sea Sheperd o scrivendo alle autorità giapponesi (Wakayama prefecture office, Fishery Division, email e0717001@pref.wakayama.lg.jp), o rivolgendosi all’ambasciata giapponese in Italia.