Geotermia: è davvero energia pulita?
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Si parla sempre più spesso di geotermia come fonte rinnovabile di energia; le aziende che realizzano gli impianti e gli stessi enti locali che ne decidono le collocazioni parlano di «installazioni non inquinanti ed efficienti», definendoli una delle scelte strategiche per il futuro. Eppure i pareri critici si moltiplicano, soprattutto dopo l’inizio della «guerra» che la popolazione toscana sta combattendo sul monte Amiata nel grossetano contro questo tipo di sfruttamento dell’energia del sottosuolo.
Innanzitutto: cosa si intende per geotermia?
Si tratta della tecnologia che utilizza il sottosuolo quale serbatoio termico per produrre energia. Oltre alla geotermia classica, quella dei sottosuoli caldi utilizzati per il riscaldamento diretto o per la produzione di corrente elettrica, esiste la cosiddetta geotermia a bassa entalpia, utilizzata per la climatizzazione degli edifici. Lo scambio di calore viene realizzato con pompe di calore abbinate a sonde geotermiche.
«Una tecnologia che sta seriamente minacciando e compromettendo gli equilibri delicati e precari dell’antico vulcano dell’Amiata» dicono il Comitato di salvaguardia ambientale del Monte Amiata e il Coordinamento ecologista Amiata – Val d’Orcia e Italia Nostra di Grosseto, le associazioni che più si stanno battendo per fermare questa forma di sfruttamento energetico…..
Sempre nell’articolo:
>> L’inquinamento dell’aria; la diminuzione delle risorse idriche; i danni alla vegetazione e alla salute umana
>> I campi geotermici
>> La falda freatica
>> Scienziati divisi
Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Luglio-Agosto 2009 disponibile anche nella versione eBook.
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