Il 22 maggio si è celebrata la Giornata mondiale della biodiversità e la Commissione Europea proprio l’altro giorno ha presentato le nuove strategie per la biodiversità e la campagna Farm to Fork (dal campo alla tavola). Ma le associazione sottolineano che mancano ancora le misure operative perché la teoria diventi realtà.
La Commissione Europa ha presentato
le nuove strategie per la biodiversità e la Campagna “Farm to fork”. Nell’intento, la strategia propone azioni e impegni ambiziosi da parte dell’UE «per arrestare la perdita di biodiversità in Europa e nel mondo e trasformare i nostri sistemi alimentari in standard di riferimento per la sostenibilità competitiva a livello globale, la protezione della salute umana e del pianeta nonché la sussistenza di tutti gli attori della catena del valore alimentare».
«Le due strategie pongono il cittadino in posizione centrale, impegnandosi ad aumentare la protezione della superficie terrestre e del mare, ripristinando gli ecosistemi degradati e dando all’UE un ruolo guida sulla scena internazionale sia per la protezione della biodiversità sia per la costruzione di una catena alimentare sostenibile – hanno spiegato dalla Commissione – Si affrontano le principali cause della perdita di biodiversità, come l’uso insostenibile della superficie terrestre e del mare, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’inquinamento e le specie esotiche invasive. Adottata durante la fase centrale della pandemia di Covid-19 – proseguono nell’illustrazione delle linee guida – la strategia costituisce un elemento centrale del piano di ripresa dell’UE, fondamentale sia per prevenire la comparsa e rafforzare la resilienza a future pandemie sia per offrire opportunità commerciali e di investimento immediate che rilancino l’economia dell’UE».
Le associazioni ambientaliste e del biologico italiano «guardano fiduciose all’impegno», ma non nascondono anche una parte di delusione per la carenza di misure operative, nonché di target vincolanti di riduzione delle emissioni dei gas climalteranti. E’ il commento delle associazioni riunite nella coalizione #CambiamoAgricoltura. Giudicano positivo, anche se non del tutto soddisfacente, l’impegno alla riduzione del 50% del rischio e della quantità dei pesticidi utilizzati in agricoltura, obiettivo che secondo le associazioni della coalizione, dovrà essere chiarito e rafforzato nel corso dell’iter di condivisione della strategia da parte del Parlamento europeo, arrivando a una reale messa al bando dei pesticidi di sintesi entro il 2050, insieme al bando dei fertilizzanti di sintesi e degli antibiotici.