«L’episodio di censura che ha coinvolto il fisico del clima Antonello Pasini nel servizio del Tg1 del 28 agosto è un segnale profondamente preoccupante, ma non inaspettato –
scrive Greenpeace – La decisione di rimuovere la parte del suo intervento che collegava le recenti ondate di maltempo ai cambiamenti climatici non è solo un caso di manipolazione mediatica, ma il sintomo di una febbre radicata tra i media italiani, una febbre che minaccia la nostra capacità di affrontare seriamente la crisi climatica».
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«Le ondate di calore estremo che hanno colpito l’Italia negli ultimi anni sono una testimonianza concreta di questa crisi in corso. Secondo il rapporto “
L’estate che scotta” di Greenpeace Italia, negli ultimi quattro anni il numero di italiani esposti a temperature superiori ai 40°C è raddoppiato, colpendo oltre 8 milioni di persone, tra cui bambini e anziani, i più vulnerabili. Ma il dato più inquietante viene dall’ISTAT, che nel suo Rapporto sugli indicatori demografici del 2022 ha evidenziato come i cambiamenti climatici stiano assumendo una “
rilevanza crescente anche sul piano della sopravvivenza“» ribadisce l’associazione.
«La disinformazione e la manipolazione mediatica sono diventate strumenti di controllo per le industrie fossili e i loro alleati politici – prosegue Greenpeace – Le compagnie dei combustibili fossili stanno conducendo una massiccia campagna di disinformazione per rallentare la transizione energetica e far percepire il passaggio alle rinnovabili come troppo costoso o complesso. In Italia, l’Osservatorio di Pavia, in collaborazione con Greenpeace Italia, ha denunciato una
riduzione significativa della copertura mediatica sulla crisi climatica e un aumento dello spazio dato a chi si oppone alla transizione ecologica. È in tale contesto che si inscrive l’episodio di manipolazione dell’intervento di Antonello Pasini da parte del TG1».
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LETTURE UTILI
Partire dalla gratitudine, aprirsi al dolore per la distruzione che abbiamo davanti e guardare il mondo con occhi nuovi: per gli autori sono questi i tre pilastri di un’azione ambientalista consapevole ed efficace.
Di fronte alla grande sfida della sopravvivenza del Pianeta rischiamo di perdere la testa, lasciarci andare al dolore o all’indifferenza.
Questo libro insegna a non perdere la speranza, per essere veramente attivi ed efficaci.
GLI AUTORI
Chris Johnstone è un formatore specialista in psicologia della resilienza, della felicità e del cambiamento positivo. È autore di Seven ways to build resilience (2019) e Find our power, a toolkit for resilience and positive change (2010).
Joanna Macy è un’attivista statunitense, conosciuta anche in Italia per l’impegno ecologista. Il suo lavoro di ampio respiro esplora con originalità le questioni psicologiche e spirituali dell’era contemporanea, promuovendo la coltivazione della consapevolezza ecologica in una fruttuosa risonanza tra il pensiero buddista e la scienza postmoderna. È autrice di numerosi libri, tra cui Word as lover, world as self(2005) e Coming back to life (1998).