Il fast food “mangia” le foreste protette
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dell’Indonesia. Le fibre degli alberi a rischio sono facilmente riconoscibili perchè risultano più lunghe di quelle delle conifere cresciute nelle piantagioni. Secondo Greenpeace, le fibre sotto accusa provengono da
approvvigionamenti illegali effettuati con l’abbattimento delle foreste pluviali indonesiane da parte della APP, società che, riporta il Sun, è stata accusata di essere coinvolta nel disboscamento illecito in Asia. Si tratta di zone in cui vivono specie fortemente minate dalla deforestazione, come le tigri di Sumatra e la maggioranza degli orangotanghi mondiali. La multinazionale ha negato le accuse, liquidandole come “una trovata pubblicitaria”.