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Il Paraguay delle meraviglie

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Si è concluso il viaggio in America Latina di Giulia Lepori e Michal Krawczyk, lei linguista, lui antropologo, che ora sono tornati a casa. Al progetto, che avevano raccontato anticipandolo a Terra Nuova, avevano dato il nome di Echoes of Ecologies. Ora fanno il punto per noi sulla parte del viaggio che ha toccato il Paraguay.
Vi ricordate l’associazione dei contadini e produttori ecologici nella Colonia Luz Bella? La loro oasi di biodiversità circondata da campi di soia geneticamente modificata? Noi molto, ed intensamente, quindi torniamo a parlarvene con il penultimo approfondimento sul viaggio Echoes of Ecologies. Di quando, nella foresta paraguaiana, fuggivamo da uno sciame d’api.
Era una delle esplorazioni nel denso verde di Luz Bella, con Julio e la sua famiglia, nei meandri di una fitta selva attraversata da diverse diramazioni dell’Arroyo Limpia. Inavvertitamente sbagliamo strada, incrociando un alveare ben mimetizzato fra gli alberi intricati. Inizia la corsa, all’impazzata ci tuffiamo nel fiume ovvero la via più rapida verso casa_ormai all’imbrunire. In quei momenti ci assaliva la sensazione di poter essere inghiottiti da qualcosa che non fosse l’acqua, ma ora che scriviamo è troppo facile a dirsi. Quindi vi raccontiamo che quella volta dai genitori di Julio arrivammo tardi, presentandoci a cena coi vestiti spavaldamente fradici. Il giorno dopo – a uno dei due doveva pur toccare! – Michał si sentiva male. È stato così che abbiamo scoperto i yuyos: le erbe medicinali. Quale occasione migliore! La passeggiata nella foresta era stata effettivamente organizzata per osservare alcuni degli alberi e piante endemici della zona – per molti motivi, ma soprattutto per svelarcene le essenziali proprietà e funzioni medicinali. Grazie ad esse la signora Emeteria, madre di Julio, preparò con successo le sue medicazioni per il raffreddore e la febbre di quel giorno_il mal di testa, mal di pancia, pulizia del sangue, digestione degli altri giorni_qualora ci fosse bisogno di aiutare noi e la famiglia a sentirsi bene.

Avevamo ormai oltrepassato la soglia di metà viaggio in Sud America per poter riporre fiducia nella medicina naturale, eppure non pensavamo ancora che ci avrebbe cambiato la vita. Durante la nostra permanenza a Luz Bella infatti, osservando gli ottimi risultati che l’uso delle erbe medicinali apporta al benessere quotidiano, ci siamo profondamente appassionati a questa attività tanto antica quanto in pericolo. Tuttora i yuyos, i cosiddetti rimedi naturali, sono parte fondante della cultura delle comunità rurali ed indigene in Paraguay – simbolo indiscusso di un importante patrimonio etnobotanico. La loro conoscenza è legata ad una graduale acquisizione spontanea, basata sulla pratica costante piuttosto che su qualifiche professionali. Tuttavia va precisato che, nonostante l’uso dei yuyos sia esteso e diffuso, all’interno delle comunità si individuano sempre delle figure di riferimento per la preparazione dei medicinali. La madre di Julio, per la nostra gioia, era una di esse.
Non è bastato il tempo per apprendere tutto ciò che sapeva, né per provare gli innumerevoli infusi che combinava quotidianamente, e non solo per chi si sentisse male! Di fatti i yuyos paraguaiani come la medicina naturale in generale non sono solo intesi come cura della persona, anzitutto sono prevenzione e protezione della salute. Ecco perché a Luz Bella ogni giorno nell’ora del mate o tereré si aggiungevano tante altre erbe_dalle proprietà rinfrescanti, riscaldanti, disintossicanti, rilassanti e chi più ne ha più ne metta. Un approccio olistico mirato alla comprensione del proprio corpo, partendo dall’ascolto dei sintomi, per capire ciò che non va in modo da risolvere il problema alla base. Se simili esperienze le avevamo già trovate in altri punti del viaggio, sempre a livello familiare e come interesse secondario, nella Colonia Luz Bella era la prima volta che toccavamo le stesse cortecce, erbe, fiori che avremo usato qualche minuto dopo_era certamente la prima volta che vedevamo da vicino quanto queste fossero minacciate. Il problema è uno e la soluzione anche: se la deforestazione avanza per far spazio alle insensate monocolture di soia ogm, lì tra poco tempo di flora endemica non ce ne sarà più; se l’associazione ( A.C.P.A.E.) continua a resistere respingendo le insistenti tentazioni a breve termine dell’agricoltura industriale, portando avanti i loro progetti ecourbanistici, la biodiversità aumenterà e gli ecosistemi saranno più accoglienti non solo per la vegetazione.
È per loro un momento in cui si decide il tutto per tutto – in cui proteggere i yuyos è sinonimo di salvaguardare la sopravvivenza stessa dell’insediamento umano. Noi vogliamo dargli quattro mani in più, per quanto e come possiamo. Perché la medicina naturale per Luz Bella è vita. Perché quella soia transgenica arriva qui in Europa ed anche noi ne siamo responsabili. Perché anche in Italia come nel resto dell’occidente ci sono molte persone che si stanno riavvicinando a queste pratiche ed un motivo ci sarà (vedi l’associazione Calarighe in Sardegna, ad esempio). Per questo ed altro abbiamo deciso di tornare presto ad ascoltare le parole di Emeteria… quando saremo lì tendete un orecchio, ché vi faremo sentire. Grazie.

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