Il tonno radioattivo
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Uno studio condotto da ricercatori della Hopkins Marine Station della Stanford University e della School of Marine and Atmospheric Sciences della Stony Brook University, pubblicato sulla rivista Proceeding of the National Academy of Sciences (Pnas) e riportato dal Fatto Quotidiano, ha rilevato tracce di radioattività riconducibili alla Centrale di Fukushima in esemplari di tonno rosso del Pacifico, catturati al largo della California.
I livelli di cesio 134 e -137 sarebbero significativi, anche se ancora al disotto della soglia di sicurezza stabiliti da Giappone e Usa. Gli scienziati hanno confrontato i risultati con quelli degli esami condotti su tonni a pinna gialla, specie che passa la vita nelle acque del Pacifico orientale tra la California e il Messico. In questi esemplari i livelli di radioattività prima e dopo l’incidente erano invariati. Al contrario il tonno rosso depone le uova tra il Giappone e le Filippine per poi migrare a oriente. La ricerca non vuole indagare gli effetti sulla catena alimentare o le possibili assimilazioni da parte dell’uomo, ma si è limitata ad indagare le abitudini dei pesci.