Un rapporto internazionale ci parla della convenienza ecologica del treno. Negli ultimi anni è migliarata l’efficienza dei trasporti su rotaia, soprattutto per trasportare le merci
Abbiamo da tempo perso la bussola e rischiamo anche di perdere il treno. Eppure ne avremmo tanto bisogno. Gli evidenti vantaggi ecologici del treno sono stati messi in luce dal rapporto “Railway Handbook 2012: Energy Consuption and Energy Emissions”, presentato ieri dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) e dall’Unione Internazionale delle Ferrovie (UIF).
La mobilità ecologica non può prescindere dalla ferrovia, in un settore, quello dei trasporti, responsabile per un quarto delle emissioni di CO2 a livello globale. In questo contesto il comparto ferroviario rappresenta un fiore all’occhiello con una quota di inquinamento inferiore all’1% nel computo totale attribuito al settore.
A dispetto degli altri mezzi di trasporto il treno mostra anche di essersi aggiornato e di aver saputo evolversi. Di fronte al continuo aumento che i trasporti hanno registrato in termini di emissioni dal 1990 a oggi, infatti, il trasporto su rotaia ha saputo rispondere con un incremento dell’efficienza, soprattutto negli ultimi vent’anni. Secondo il rapporto in questione nel 2009 le ferrovie avrebbero saputo ottimizzare il riempimento dei treni e impiegare strutture più efficienti sulle rotaie, riuscendo ad utilizzare il 13% in meno di energia rispetto ai valori registrati dal settore nel 1990 per spostare di un chilometro un passeggero. Ancora maggiore il risparmio energetico per far viaggiare le merci, il miglioramento energetico per muovere una tonnellata nell’arco di un chilometro sarebbe del 19%. Purtroppo in Italia, al contrario di quanto avviene in Paesi come Germania, Francia, Polonia e Regno Unito, le merci viaggiano prevalentemente su gomma.