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In Italia troppe macchine, ma comincia il declino dell’auto

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Siamo ai vertici europei sulla densità di auto per abitanti. I dati però confermano che è stato raggiunto il picco dell’automobile, drastica diminuzione in arrivo per i modelli a benzin
L’Italia è ancora il paese dell’automobile. Non di chi le fa, ma da chi le usa, per mancanza di alternative o per una cattiva abitudine che ci fa preferire i veicoli privati al trasporto pubblico. L’osservatorio Autopromotec conferma che siamo ai primi posti per densità di autovetture circolanti con una media di 61 auto ogni 100 abitanti nel 2012. A livello continentale difatti soltanto Lussemburgo e Islanda hanno una densita’ superiore ma sono entrambi Paesi non paragonabili al nostro per dimensioni, geografia e distribuzione della popolazione.
E per l’industria automobilistica comunque c’è poco da esultare. Secondo i dati dell’Unione Petrolifera il parco auto circolante in Italia ha raggiunto il suo picco e tenderà gradualmente a ridimensionarsi. L’Unione petrolifera prevede un calo, pur marginale ma significativo, dai dai 33,6 milioni di unità di quest’anno ai 33,3 milioni nel 2025. La flessione principale è dei veicoli a benzina, che secondo le previsioni scenderanno dai 17,3 milioni di unità del 2012 ai circa 15,6 del 2020, mentre si prevede una crescita del parco a gasolio. Affermazione costante di Gpl e metano, anche senza assenza di incentivi: quanto all’auto elettrica, stenterà ancora nel breve termine, ma si diffonderà maggiormente nel medio-lungo. Impennata per la vettura ibrida: dai circa 35mila pezzi del 2012 arriverà a 490 mila nel 2025.

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