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Jovanotti andrà in tour sulle spiagge: gli ambientalisti protestano e lui rinuncia alla data nell’area protetta

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Jovanotti ha annunciato che il prossimo tour estivo di concerti nel 2019 sarà sulle spiagge italiane e, malgrado il WWF gli abbia dato la sua partnership, ambientalisti e animalisti protestano: «A rischio aree protette, fauna e biodiversità». Dopo la protesta, Jovanotti ha rinunciato alla data a Torre Flavia, riserva naturale protetta.
L’iniziativa è stata annunciata a inizio dicembre: il tour estivo dei concerti di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, toccherà alcune delle più belle spiagge italiane. Il WWF ha dato il proprio appoggio al tour, abbinando l’idea di contrastare l’inquinamento dei mari dovuto alla plastica, ma non mancano critiche e proteste da parte di ambientalisti e animalisti. E il rumore mediatico che si è innescato intorno alla notizia delle proteste degli animalisti e degli ambientalisti ha indotto il cantante e gli organizzatori del tour a cancellare la data che era prevista proprio nell’area protetta di Ladispoli sulla quale si erano concentrate le maggiori proteste.
A Ladispoli infatti era insorto il Comitato per la salvaguardia dell’Area Protetta di Torre Flavia, che temeva che il Jova beach Party mettesse a rischio il fragile ecosistema della Palude di Torre Flavia. Malgrado il cantante avesse spiegato di voler basare il suo tour sull’ecosostenibilità, il Comitato non era convinto: «I fatti per ora ci dicono che la spiaggia è stata prescelta per ammassarci 30 mila persone circa – spiegavano – Non si tratta di una spiaggia qualunque; siamo in piena area protetta, c’è un ecosistema duneale e palustre di vitale importanza e nello stesso tempo particolarmente vulnerabile, ricco di specie rare del mondo vegetale e animale, in via di estinzione a causa di un progresso umano sempre più aggressivo e invasivo».

Trentamila persone a ridosso di un’area protetta

Diceva Cristiano Cimarelli, presidente del Comitato, in una nota: «Un’oasi naturale così preziosa sarà trattata alla stregua di una cavia per un esperimento mai fatto in precedenza senza alcuna valutazione scientifica seria sull’impatto ambientale? Non riesco proprio a comprendere perché un apprezzato cantante, che dice di amare la natura, voglia fare un concerto in un ambiente così delicato che si regge su un fragile equilibrio. Come tutti sanno, anche il solo calpestare le dune da parte di poche persone costituisce una minaccia per la sopravvivenza dell’area protetta. Figuriamoci cosa potrebbe accadere con 30 mila persone, che verrebbero radunate sulla spiaggia antistante la palude. È impossibile rendere completamente inaccessibile l’oasi nella sua interezza a una folla del genere. La musica a tutto volume, il fracasso causato dal concerto, le onde elettromagnetiche di migliaia di cellulari accesi, in orario notturno, proprio quando l’ecosistema palude necessita maggiormente di silenzio e tranquillità in armonia con i propri ritmi circadiani; che tipo di impatto avrà tutto ciò sulla fauna e l’avifauna? Quanti saranno gli animali che, spaventati e disorientati, si daranno alla fuga e si disperderanno andando incontro a morte certa? E l’impatto acustico sulla Torre Flavia è stato valutato dalla Soprintendenza delle Belle Arti?».
Le argomentazioni hanno evidentemente avuto il loro peso sulla scelta degli organizzatori del tour; chi aveva già acquistato i biglietti per Ladispoli potrà scegliere tra il rimborso e la nuova data inserita nel tour.

L’appello della Lipu

«L’associazione Lipu – rammenta Cristiano Cimarelli – che insieme con i volontari del progetto Chose Nature si sta prendendo cura di una delle tante specie che nidificano nella palude, quella del fratino, ha scritto una lettera a Jovanotti chiedendogli di cambiare la location della tappe di Ladispoli del Jova Beach Party per non dare fastidio a questa specie protetta. Chi risponde che non ci sono problemi, perché il concerto avverrà a nidificazione terminata, sembra del tutto ignorare che, affinché il fratino torni nelle stesse dune anche l’anno successivo, è indispensabile che non venga mai, e sottolineo mai, calpestata l’area della nidificazione in modo che la vegetazione non sia danneggiata. Rammento che l’area è protetta tutto l’anno, non solo nel periodo della nidificazione del fratino. Ricordo inoltre che sulle spiagge della Maremma, quando sono stati fatti interventi di pulizia meccanica ritenuti innocui, il fratino non è più tornato. Quelle che a un occhio ignorante possono sembrare sterpaglie inutili, invece costituiscono l’habitat indispensabile e necessario in cui è possibile la nidificazione di questa specie in via di estinzione. Un habitat che una volta danneggiato, non può più essere ripristinato, in alcun modo. Fino a oggi mai nessuno, nonostante i tentativi ci siano stati, è riuscito a ripristinare un ambiente duneale allo stato originale».
«Inoltre – prosegue Cimarelli – nella Palude di Torre Flavia, oltre al fratino, esistono altre specie rare, stanziali e migratorie (come i fenicotteri) che necessitano di essere tutelate. Sorge spontaneo il sospetto che gli interessi economici, turistici e di propaganda stiano valicando i limiti del buon senso e sicuramente del rispetto ambientale».
Anche il Comitato nazionale per la conservazione del Fratino si era mosso per tempo scrivendo una lettera aperta al cantante segnalando le criticità delle scelta della data che avrebbe compromesso l’integrità dell’area.
Jovanotti ha diffuso una nota stampa spiegando che il concerto si terrà dopo la nidificazione del Fratino, ma la risposta è stata ritenita dagli ambientalisti insoddisfacente.
Il tour inizierà il 6 luglio e si concluderà il 24 agosto, toccando diverse regioni d’Italia.

La lettera di Danilo Selvaggi a Jovanotti

Ecco la lettera inviata dalla Lipu a Jovanotti:
Caro Lorenzo,
ti scriviamo per parlarci di un amico di nome “fratino”.
il fratino è un piccolo uccello che, tra i mesi di marzo e agosto, nidifica sulle spiagge sabbiose del nostro Paese. Negli ultimi an i la popolazione italiana di fratino è diminuita del 50%. Un vero e proprio crollo causato specialmente  dalla pulizia meccanica delle spiagge, che distrugge i nidi e uccide i piccoli nati, e dal disturbo arrecato in varie forme dalle attività umane svolte sugli arenili.
Il fratino è lì, sulle nostre spiagge, da un tempo immemorabile. Fino a quando siamo arrivati noi.  Da allora, per lui sono cominciati i guai. Eppure una convivenza è possibile. Occorre nient’altro che un po’ di attenzione. Ad esempio, occorre che i nidi di fratino siano individuati e protetti, in modo che la nidificazione possa svolgersi al meglio, non essere disturbata e andare a buon fine. E’ quello che stanno facendo i giovani volontari del progetto Life Choose Nature della Lipu, che sono attivi su tante spiagge italiane dalla primavera di quest’anno.
Abbiamo saputo del tuo tour estivo su tante spiagge delle region i italiane, tra cui la spiaggia di Fermo dove nidifica il fratino, e dell’importantissima causa che appoggia, assieme agli amici del Wwf della cara Donatella Bianchi : la difesa del mare dal problema dalla plastica. Un problema molto serio, al quale bisogna dare risposte efficaci e urgenti. Un  problema certamente più grande di quello del fratino. Eppure. i problemi più piccoli non sono necessariamente piccoli problemi.
Sarebbe bello e importante se il tuo tour, che porterà in giro per l’Italia l’arte ma anche la cultura di Jovanotti, avesse un’attenzione speciale per questa specie. In particolar modo, se si facesse in modo di evitare l’impatto del tour sulla nidificazione di questo animale. Anche poche coppie, anche pochi nuovi nati sono importanti per la conservazione della specie nella sua popolazione italiana.
Lorenzo Jovanotti è noto e amato dalla gente per la sua musica, che esalta la pace, l’amore, la bellezza del mondo. Siamo certi che nell’idea di mondo di Jovanotti possa esserci una stanzetta, uno spazio di sensibilità anche per il piccolo fratino.
“Uscire dal metro quadro, dove ogni cosa sembra dovuta / guardare dentro alle cose / c’è una realtà sconosciuta / che chiede soltanto un modo / per venir fuori o veder le stelle”.
Sembra scritta per il fratino. Che chiede giusto questo, di uscire fuori dal suo piccolo nido, “a veder le stelle”.
A tua disposizione per ogni informazione tecnica dovesse occorrere, grati per turco quello che vorrai e  vorrete fare.
Danilo Selvaggi
Direttore generale della Lipu

L’appello in video

Letture consigliate

« Fratini d’Italia» è un originale ed efficace reportage a fumetti sulla stagione di nidificazione del Fratino: racconta la storia di resistenza di questo minuscolo ma determinato “cittadino piumato” delle nostre spiagge, che reclama il suo diritto di residenza insieme alle tante specie viventi che sono state esiliate dall’industria balneare.

Negli ultimi dieci anni in Italia la popolazione della specie del Fratino si è dimezzata, ed è quindi oggi più che mai considerata una specie in pericolo di estinzione.
Per questo il Fratino è diventato un simbolo dell’ambiente costiero e del movimento per la sua tutela.
Centinaia di volontari fanno l’impossibile per proteggerne le uova e i pulcini: riuscirà il Fratino a sopravvivere nel più inospitale degli habitat, la riviera italiana nel bel mezzo della stagione balneare?
Questo libro è anche una scommessa: sensibilizzare l’opinione pubblica sulle specie a rischio a causa dell’uomo.

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