L’Italia è un territorio a rischio
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Preoccupa anche il consumo di suolo, con il superamento della soglia 100 ettari al giorno e con una superficie impermeabilizzata che copre piu’ del 6% dell’intero territorio nazionale. I valori piu’ elevati si registrano in Lombardia, Veneto e Campania con concentrazioni maggiori in corrispondenza delle aree urbane e lungo i principali assi stradali. Il fenomeno assume proporzioni piu’ ampie nelle grandi aree di pianura dove agli effetti indotti dall’urbanizzazione devono essere sommati anche quelli derivanti dall’agricoltura intensiva (compattazione dei suoli).
Nelle principali aree urbane, il soil sealing, in alcuni casi, si estende ormai anche per piu’ della meta’ del territorio comunale, superando il 60% nei comuni di Milano e Napoli. Il trend crescente vede, nel solo comune di Roma, un incremento della superficie impermeabile, pari a piu’ di 300 ettari annui.
Cattive notizie sulla qualità dell’aria che continua ad essere caratterizzata da una vera e propria emergenza legata al superamento delle soglie di PM10,,PM2,5 ed Ozono(O3): oltre la metà delle stazioni di monitoraggio presenti sul territorio (58%) registra valori al di sotto dei limiti. Per questo inquinante (PM10 primario) le sorgenti principali rimangono il settore civile (45%) e i trasporti ( 4% – poco più dei 2/3 provenienti da quello stradale). Situazione diversa per l’ozono estivo (O3): nel 2011 (da aprile a settembre compresi) l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (120 μg/m3) non è stato superato solo nell’8% delle stazioni.