L’Italia produce sempre più rifiuti
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La crescita della produzione di spazzatura, fa notare l’Ispra, e’ ”in controtendenza rispetto alla leggera contrazione degli anni passati”. E secondo la media ogni italiano ha prodotto 4 kg di rifiuti urbani in più.
Nelle Regioni dell’Italia Centrale ogni abitante ha buttato nella spazzatura addirittura 9 kg in più, registrando il maggiore tasso di crescita. In termini generali comunque la classifica resta pressoché invariata. Prima per produzione pro-capite e’ l’Emilia Romagna con 677 kg; segue la Toscana (670 kg a testa), la Val D’Aosta (623 kg), la Liguria (613 kg) e il Lazio (599 kg). Risulta ovvio che l’affluenza turistica che anima queste regioni può avere inciso molto. Producono sempre meno i molisani con 413 kg a testa di rifiuti (meno 13 kg sul 2009). I Lucani hanno la produzione piu’ bassa con 377 kg pro-capite. Anche la Campania, osserva l’Ispra, ”da tempo tra le regioni italiane piu’ in difficoltà, produce sempre di piu’: sono 478 i kg” a testa (piu’ 11 kg sul 2009).
“L’aumento della produzione di rifiuti e la discarica come principale opzione di gestione sono due emergenze che l’Italia deve affrontare subito. Per risolverle serve il coraggio della politica, sia a livello nazionale che a livello locale” ha commentato il vice presidente di Legambiente Stefano Ciafani.
Per quanto riguarda la raccolta differenziata al Nord si impone il Veneto con una percentuale del 58,7% (+1,2% rispetto al 2009), seguita da Trentino Alto Adige (57,9% e una posizione stabile) e Piemonte (50,7%). Al Centro è la regione Marche a primeggiare, con un 39,2% e una crescita del valore del 9,5%; a ruota seguono Toscana (36,6%, +1,4% rispetto all’anno precedente), Umbria (32%) e Lazio (16,5%). Al Sud, la raccolta differenziata in Campania si attesta al 32,7%, con picchi superiori al 50% a Salerno (55,2%) e un buon 50% ad Avellino. Il capoluogo di regione, Napoli, nonostante l’emergenza rifiuti, ha raggiunto il 26,1%, a dispetto del 24,4% del 2009.