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L’Italia produce sempre più rifiuti

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I dati del rapporto Ispra testimoniano un aumento della produzione procapite di rifiuti. La regione che fa più monnezza è l’Emilia Romagna, seguita da Toscana e Val D’Aosta.
Eccoci al paradosso del consumismo. Il paese è in crisi, l’economia ristagna, ma i rifiuti aumentano. Basta un lieve accenno alla crescita del Pil che i numeri salgono. Secondo il rapporto Rifiuti Urbani dell’Ispra la produzione nazionale di rifiuti nel 2010 ha raggiunto  i 32,5 milioni di tonnellate, l’1,1% in più rispetto all’anno precedente. Che va di pari passo con il leggero aumento del Pil rispetto al 2009. Non c’è dubbio che si tratti di un cattivo segnale, per certi versi anche inaspettato.
La crescita della produzione di spazzatura, fa notare l’Ispra, e’ ”in controtendenza rispetto alla leggera contrazione degli anni passati”. E secondo la media ogni italiano ha prodotto 4 kg di rifiuti urbani in più.
Nelle Regioni dell’Italia Centrale ogni abitante ha buttato nella spazzatura addirittura 9 kg in più, registrando il maggiore tasso di crescita. In termini generali comunque la classifica resta pressoché invariata. Prima per produzione pro-capite e’ l’Emilia Romagna con 677 kg; segue la Toscana (670 kg a testa), la Val D’Aosta (623 kg), la Liguria (613 kg) e il Lazio (599 kg). Risulta ovvio che l’affluenza turistica che anima queste regioni può avere inciso molto. Producono sempre meno i molisani con 413 kg a testa di rifiuti (meno 13 kg sul 2009). I Lucani hanno la produzione piu’ bassa con 377 kg pro-capite. Anche la Campania, osserva l’Ispra, ”da tempo tra le regioni italiane piu’ in difficoltà, produce sempre di piu’: sono 478 i kg” a testa (piu’ 11 kg sul 2009).
“L’aumento della produzione di rifiuti e la discarica come principale opzione di gestione sono due emergenze che l’Italia deve affrontare subito. Per risolverle serve il coraggio della politica, sia a livello nazionale che a livello locale” ha commentato il vice presidente di Legambiente Stefano Ciafani.
Per quanto riguarda la raccolta differenziata al Nord si impone il Veneto con una percentuale del 58,7% (+1,2% rispetto al 2009), seguita da Trentino Alto Adige (57,9% e una posizione stabile) e Piemonte (50,7%). Al Centro è la regione Marche a primeggiare, con un 39,2% e una crescita del valore del 9,5%; a ruota seguono Toscana (36,6%, +1,4% rispetto all’anno precedente), Umbria (32%) e Lazio (16,5%). Al Sud, la raccolta differenziata in Campania si attesta al 32,7%, con picchi superiori al 50% a Salerno (55,2%) e un buon 50% ad Avellino. Il capoluogo di regione, Napoli, nonostante l’emergenza rifiuti, ha raggiunto il 26,1%, a dispetto del 24,4% del 2009.

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