L’Italia riciclona
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La buona notizia, forse la migliore, è che gli indici di Legambiente quest’anno rilevano un calo della produzione dei rifiuti del 4,4%. Un segno evidente di crisi, che può essere letto in diversi modi: come una sorta di decrescita infelice o come il frutto delle iniziative volte al contenimento della produzione dei rifiuti intraprese da aziende e consumatori.
Il dossier Comuni Ricicloni 2012 restituisce un’Italia a due velocità e ci parla di un migliaio di comuni fermo all’anno zero. L’aspetto significativo è che il gruppo intermedio, in fase di transizione verso l’efficienza, in tempi brevi riesce a raggiungere il vertice. Un esempio sono i quartieri di Torino dove è partito il porta a porta e che già sono oltre il 60%, le recenti sperimentazioni di Napoli, il riavvio a Milano dell’organico.
Tra i capoluoghi di Provincia segnalati solo due contano più di 100mila abitanti: Salerno e Novara. Pordenone rimane per il secondo anno consecutivo in vetta alla classifica e Salerno è l’unico capoluogo di Provincia del sud. Per il quarto anno consecutivo, nessuno tra i capoluoghi del centro Italia supera la soglia prevista. Il dossier completo “Comuni Ricicloni 2012” potrà essere scaricato dal sito www.ecosportello.org all’interno della pagina Comuni Ricicloni 2012.