La vera opera pubblica
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Il nostro paese si trova in fatti in uno stato di emergenza permanente da ormai tre anni, schiacciato dal consumo di suolo e minacciato dal verificarsi di condizioni meteorologiche sempre più estreme.
Il cartello ambientalista chiede che venga istituito un tavolo di confronto permanente, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, tra le Amministrazioni competenti, le organizzazioni della società civile e le associazioni scientifiche e professionali.
Ma l’emergenza, e questo è un punto qualificante della carta di intenti, non deve essere l’unica politica da attuare, perché l’Italia necessita dell’attuazione di un piano di messa in sicurezza, che possa agire anche in maniera preventiva. La messa in sicurezza viene così presentata come la più grande opera pubblica da mettere in campo per garantire il futuro del Paese, attraverso un intervento diffuso sul territorio, che dovrà prevedere un’elevata qualificazione professionale e che potrà anche garantire nuova occupazione lavorativa. Il rischio idrogeologico riguarda infatti l’82% (6.633) dei Comuni italiani, come documenta il report “Ecosistema a rischio 2011” elaborato da Legambiente e Protezione Civile.