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Marevivo lancia campagna per dire basta a imballaggi monouso in plastica

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Marevivo lancia l’iniziativa #BastaVaschette, in collaborazione con ZeroWasteItaly «invitando i consumatori all’introduzione di abitudini di acquisto consapevoli che possano andare nella direzione di una vera e propria economia circolare».
Marevivo lancia campagna per dire basta a imballaggi monouso in plastica
«In linea con la proposta di regolamento della Commissione europea, che intende limitare il ricorso agli imballaggi in plastica monouso, promuovendone il riuso e il riciclo, e con l’entrata  in vigore dal 1° gennaio 2023 dell’etichettatura ambientale, che impone l’obbligo   di   comunicare   ai   consumatori la destinazione finale di una confezione e i materiali di cui è composta, Marevivo lancia l’iniziativa #BastaVaschette, in collaborazione con ZeroWaste Italy»: così in una nota la stessa ZeroWaste      . 
«La campagna nazionale, che come immagine di lancio rielabora provocatoriamente il noto capolavoro di Caravaggio “Giovane con canestra di frutta”, su gentile concessione della Galleria Borghese, intende sensibilizzare l’opinione pubblica, invitando i consumatori all’introduzione di abitudini di acquisto consapevoli che possano andare nella direzione di una vera e propria economia circolare» spiega ZeroWaste.
L’Associazione ambientalista chiede anche «una legge in Italia che vieti utilizzo di confezioni in plastica monouso per l’ortofrutta, settore in cui ogni anno solo in Italia vengono utilizzati oltre 1,2 miliardi di vaschette in plastica. In Francia ad esempio l’utilizzo di imballaggi in plastica è già vietato per una trentina di prodotti ortofrutticoli freschi, la cui confezione non superi il peso di 1,5 kg». 
«Sicuramente è un segnale molto positivo che l’Unione Europea abbia proposto misure concrete   per contrastare il problema ma, nonostante questo, gli obiettivi non sono abbastanza ambiziosi  –  dichiara Raffaella Giugni, responsabile relazioni istituzionale Marevivo – Il volume degli imballaggi è in costante crescita e la riduzione deve essere il primo passo. Non c’è più tempo: non ci basta sapere che la plastica è stata trovata nei tessuti della placenta umana e nel sangue?».
L’obiettivo della campagna #BastaVaschette è ridurre l’utilizzo di queste confezioni, molto spesso   non riciclabili.
«Occorre passare dalla insensatezza dell’usa e getta e dello spreco legato a un modello  economico lineare non più sostenibile a un modello circolare, a partire dalla immissione sul mercato di imballaggi durevoli e riusabili o almeno riciclabili. Per salvare la biodiversità marina ed evitare le   micro-plastiche»  dichiara Rossano Ercolini, presidente di ZeroWaste Italy.
«Attualmente gli imballaggi sono tra i principali prodotti a impiegare materiali vergini – spuega la nota – il 40% della plastica e il 50% della carta utilizzati in tutta l’UE sono destinati esclusivamente all’imballaggio. Ogni cittadino europeo genera quasi 180 kg di rifiuti di imballaggio l’anno, circa   mezzo chilo al giorno».

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